Nessuna spunta. All’improvviso il silenzio su Whatsapp. In diverse parti del mondo il servizio di messaggeria è andato in tilt. In Italia le prime anomalie si sono registrate poco prima delle 20 e l’hashtag è diventato virale su Twitter. Perché per qualcuno il blackout di WhatsApp può davvero rappresentare un dramma. Le forti criticità sono state confermate dal servizio downdetector che ha registrato segnalazioni a raffica sul malfunzionamento di WhatsApp nel tardo pomeriggio di oggi, 30 novembre.

Non è la prima volta che accadono disservizi del genere nel corso dell'ultimo anno.

Il sistema di messaggeria che viene utilizzato da almeno 1,3 miliardi di persone è andato in tilt per l'ennesima volta. Il black out odierno non è stato commentato, almeno nell'immediato, da Facebook, che possiede il servizio. Come sempre sul disfunzionamento si è scatenata la fantasia sfrenata degli utenti in rete. Downdetector ha spiegato che il servizio non è stato disponibile in molte delle nazioni europee, asiatiche, compresa l'India, negli Usa e in Sud America. Lentamente, però, sarebbe tornato a funzionare regolarmente.

La svolta sulle chiamate vocali

L’interruzione è arrivata proprio quando su WhatsApp è diventato molto più facile inviare lunghi file audio. La svolta riguarda la possibilità di registrare i messaggi vocali anche senza tenere schiacciato il tasto di registrazione.

Sarà quindi tutto più comodo e così si potrà evitare di dover tenere il pollice fissato sul monitor del telefono. Per ora si tratta di un nuovo aggiornamento per iOS. D’ora in avanti sarà sufficiente schiacciare in corrispondenza dell’icona del microfono e, quel punto, comparirà un lucchetto che, con uno swipe (movimento del pollice) che permetterà di registrare e bloccare l’audio una volta terminato il vocale.

Una svolta che aveva reso l’hashtag #WhatsApp già tra i topic trend di giornata, con un ulteriore rilancio verso sera con il servizio WhatsApp andato completamente in tilt. Un servizio che presenta novità all'ordine del giorno come dimostrano le continue evoluzioni che ci sono state nel corso degli ultimi mesi.

Slogan e battute di tutti i colori hanno invaso Twitter.

Ci saranno anche molte persone che sfruttano il servizio WhatApp anche per lavorare, ma non così tante da giustificare questa psicosi generale scattata non appena l’invio di messaggi, e spesso di contenuti non certo significativi, è risultata bloccata.