Oggi è stato rintracciato e fermato l’uomo che pochi giorni fa avevalasciato un messaggio sul libro dei visitatori dell’ospedale di Rho ed avevascritto una missiva anonima in cui si dichiarava l’assassino di Yara Gambirasio.Si è scoperto però che l’uomo è solo un mitomane.Trattasi di un sessantenne di Bergamo. L’uomo è stato fermato in una cabinatelefonica della città intorno alle 12 mentre stava cercando di fare unatelefonata alla redazione di L’Eco di Bergamo dopo esserci appena stato dipersona.

Al momento del fermo l’uomo ha dichiarato di chiamarsi Mario.

Ora però gli agentipreposti al caso lo hanno portato in Questura e stanno indagando sulla suareale e completa identità. Nei giorni scorsi, l’uomo aveva inviato una letterae fatto due telefonate all’ospedale Rho di Milano, affermando di essere ilresponsabile dell’omicidio di Yara,la 13enne che scomparve da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, nel 2010, e fu purtroppo trovata cadavere in un campo, tre mesi più tardi.

L’uomo in questione, secondo gli agenti, sarebbe anche l’autoredei messaggi lasciati sul libro riservato ai visitatori del suddetto ospedale diMilano. Le indagini finora condotte però scagionano l’uomo, che è statoconsiderato al momento soltanto un mitomane. Da escludersi per ora un suocoinvolgimento nel delitto del 2010, ma le indagini continuano ed è sicuramenteda appurare per quale motivo quest'uomo abbia deciso di dichiarare il falsoe se in un'azione contorta come la sua non si nasconda qualche altro macabroepisodio rimasto sepolto dalla cronaca italiana.