Singolare e increscioso episodio di intolleranza è accaduto a Terracina, nel litorale laziale, proprio a una manciata di giorni dal Ferragosto: decine di agenti della polizia hanno sequestrato la spiaggia del piccolo paese, inducendo i bagnanti a lasciare così il luogo, senza colpo ferire.Tutti i quattro lidi della spiaggia di Terracina sono stati posti sotto sequestro: un'arenile di oltre ventimila metri quadrati. Tutto è stato sgomberato dalla polizia, ossia ombrelloni e lettini, e sono stati messi i sigilli alle strutture ricreative tra le quali i bar, i campi di calcetto, ed anche una discoteca.

Questo episodio è dovuto ad una lunga inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Latina, e dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, su una presunta gara d'appalti che ha portato la gestione dei quattro lidi, due dei quali a un ex-consigliere comunale, con i conti che non  tornavano. In sostanza le dimensioni della spiaggia con annessi e connessi (bar, discoteca, campi di calcio) si è allargato col tempo a dismisura, e sarebbero venuti a mancare i requisiti di gestione indicati dalla legge.

All'arrivo degli agenti di polizia, non sono mancati i momenti di panico e tensione, con una signora sulla cinquantina che urlava e inveiva verso le forze dell'ordine, mentre i bagnanti protestavano per la decisione impopolare.

Quindi il sindaco di Terracina, Nicola Procaccini ha dovuto concedere ai bagnanti almeno l'utilizzo degli ombrelloni e dei lettini, al fine di salvare il ferragosto. Ma niente spazio per la "movida".