E' morto questa mattina lo scrittore Alberto Bevilacqua: da tempo malato era stato ricoverato a Villa Mafalda a Roma per problemi cardiaci. Negli ultimi tempi c'erano state le denunce della compagna di Bevilacqua, Michela Miti, perché non era stato consentito allo scrittore di essere spostato in una clinica privata. La procura di Roma aveva aperto un'inchiesta sulla vicenda e anche oggi le polemiche non si sono arrestate: è stata infatti disposta l'autopsia per verificare le motivazioni del decesso. Oggi la notizia della morte: aveva 79 anni. La camera ardente verrà allestita presso la stessa clinica ma non è ancora chiaro se sarà consentito l'accesso al pubblico.

Lunga carriera quella dello scrittore e giornalista di Parma: aveva iniziato con la Gazzetta di Parma per poi pubblicare racconti che ricevettero i complimenti di Leonardo Sciascia. Da lì la passione divennero le poesie e i romanzi, con uno dei quali, Questa specie d'amore, ottenne il premio Campiello.

Gli altri titoli e riconoscimenti vinti dal poeta e giornalista erano stati il premio Strega e per ben due volte il premio Bancarella. Era divenuto famoso al pubblico televisivo come opinionista e critico del costume italiano.

Tra i successi diretti o scritti da Bevilacqua troviamo Le Rose di Danzica, Bosco d'amore, I tre volti della Paura e Terrore nello Spazio ma il vero e indiscutibile successo dello scrittore e regista fu quello del La Califfa con cui nel 1964 ottenne il riconoscimento del proprio talento in campo internazionale: la versione cinematografica, diretta dallo stesso Bevilacqua, ebbe un grande riscontro di critica e pubblico.