Ennesima tragedia della disperazione a largo delle coste di Lampedusa. Un barcone carico di migranti è naufragato vicino all' Isola dei Conigli, causando almeno 82 vittime.

Il barcone, che trasportava circa 500 persone, non era stato intercettato e quindi ha potuto avvicinarsi alle coste, ma un incendio a bordo, non si sa ancora se per un corto circuito o se per un falò di segnalazione acceso per farsi vedere e per avere soccorso, ha provocato il rovesciamento dello scafo. Sono stati tratti in salvo 140 migranti al momento, ma molte persone sono ancora in acqua e pertanto non si può avere un bilancio definitivo né dei sopravvissuti né delle vittime. 

Tra i naufragati erano presenti anche una trentina di bambini, di cui uno appena nato.

Uno degli scafisti è stato individuato e fermato. Tra le vittime accertate di questa ennesima tragedia figurano anche una donna incinta e due bambini.

Drammatiche le testimonianze; i soccorritori, che stanno recuperando i corpi a bordo di quattro pescherecci, parlano di cadaveri che galleggiano ovunque, di un orrore, dell'occorrenza di telecamere per sensibilizzare e far capire ciò che sta succedendo.

 Disperata anche il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini: "Basta! E' un orrore continuo! Che cosa stiamo aspettando? Dobbiamo porre fine a questo orrore!" le parole del primo cittadino mentre viene informata di questa tragedia della disperazione. "Se è vero che sul barcone c'erano 500 persone e ne sono state salvate solo 130 è davvero una tragedia" ha coninuato poi il Sindaco.

Poco prima di questo naufragio era sbarcato un altro "carico della speranza" con 463 extracomunitari a bordo, che sono stati nel centro di prima accoglienza, che solo ieri conteneva 700 profughi.

Il bilancio, già grave di per se, è purtroppo destinato ad aumentare e ad aggravarsi di minuto in minuto.