C'è un pericoloper tutti: è quello di adagiarsi nella comodità, mondanità della vita e del cuore, centrare l'esistenzanell'avere perdendo il volto e la memoria di cristiani in Cristo. L'"io" inquesto modo si appiattisce e il nulla acquista nell'uomo l'asfissiantesensazione di nullità. È il senso del messaggio di Papa Francesco dinanzi ai catechistinell'Anno della Fede, per ridestare la consapevolezza che non curarsi dei problemi degli altri affossa l'anima e prestaresolo attenzione alle cose e al denaro, immersi nella mondanità del divertimentoè causa di smarrimento.

Alimentare la memoria del cristiano significa custodire insé l'immagine di un Dio che possiede solo il suo "volto" e proietta la lucesugli altri, è il senso di partire per andare ad aiutare come portatorid'iniziativa vivificante. La fede èazione di chi si muove per primo, e, secondo Papa Francesco, "crea e salva,trasforma… purifica, cura e nutre".

Sono parole forti quelle pronunciate dalPapa che danno il senso e lo spessore della responsabilità di chi comecatechista è chiamato a offrire memoria del servizio dell'annuncio: "non per farsi vedere, non per parlare di sé,ma per parlare di Dio, del suo amore, della sua fedeltà". Il catechista, ha aggiunto Papa Francesco, "si lascia guidare dalla memoria di Dio intutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri".

Per il Papa bisogna "tenderealla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza"come uomini consapevoli in Dio sprigionando un sincero rapporto con il prossimo, costruendo fiducia attorno a sé, sapendoamare in ogni ambito della vita. Il catechista, spiega ancora Francesco, conpazienza e perseveranza affronta le difficoltà e gli insuccessi, con mitezza ècapace di comprendere e perdonare.

C'è in buona sostanza nel modo di agire dell'attuale Papa ildesiderio di affrontare i conflitti inmodo semplice e diretto, lasciando dietro le divisioni coltivate dalleideologie e dogmi stringenti che non sono di nessun aiuto al dialogo in otticadi salvezza. Ogni giorno trascorso da Pontefice della Chiesa di Roma, PapaFrancesco denuda gli archetipi concettuali di una fede colta di palazzo e del potereclericale e trasforma le vie della carità in azioni semplici da condividere contutti senza distinzione di livello di fede e religione praticata o soloannunciata. Nella missione di Francesco è palese il modo di raddrizzare le vie echiarire il percorso che conduce alla felicità della speranza di un Dio che amae conforta incondizionatamente.