Il primo Papa Argentino della storia e il primo non europeo da tanti secoli, incontra il primo Presidente della Repubblica italiana ad essere stato eletto due volte.

Questa mattina alle ore 11.00 presso il Quirinale, Papa Francesco ha incontrato il Presidente Giorgio Napolitano per ricambiare la visita ricevuta in Vaticano nel mese di giugno. Dopo il saluto ufficiale i due capi di stato passeggiano, uno accanto all'altro, conversando tranquillamente fin nello studio del Presidente, dove avviene il primo momento della visita a porte chiuse.

La visita segue un cerimoniale ridotto all'essenziale e assume un taglio pastorale con la presenza di alcuni cardinali tra cui il card. Angelo Bagnasco presidente della CEI.

La visita di Papa Francesco continua nella cappella dell'Annunziata per un breve momento di raccoglimento, prima di arrivare all'incontro pubblico con i presenti e la stampa, dove Napolitano e Francesco pronunciano i loro discorsi ufficiali.

Il Presidente Napolitano prende la parola presentando il Quirinale come un luogo di bellezza, costruito nei secoli dai papi come Urbano VIII e ora diligentemente conservato dal personale che ci lavora. Cita Benedetto XVI ricordando il messaggio che, il predecessore di Francesco, inviò al Quirinale per l'anniversario del 150° anno dall'Unità d'Italia.

Il Presidente riconosce al capo della Chiesa Cattolica, un dialogo schietto e sorprendente nella sua limpidezza, sempre diretto al nocciolo delle questioni più essenziali. Riconosce in Papa Francesco un esempio per gli italiani in questo momento difficile per l'Italia, "dilaniata" da incomprensioni politiche e in affanno per l'incapacità di dare un futuro ai tanti giovani disoccupati.

Il Papa nel suo discorso rimarca le buone relazioni tra i due stati e i rapporti di amicizia che sussistono; sottolinea i segni di attenzione che Napolitano ha rivolto nei suoi confronti sin dall'inizio del suo pontificato. Rivolge un pensiero a Benedetto XVI ricordando l'ultima visita da egli fatta in Quirinale, quando descrisse quel luogo come "la casa degli italiani".

Francesco si sofferma sulla crisi e sulla difficoltà a trovare lavoro, pone al centro di tutto la famiglia, per la quale chiede sostegno perché è il luogo dove cresce ogni italiano. Auspica per l'Italia di ritrovare la "creatività" utile al pieno sviluppo futuro. "Dio protegga l'Italia e tutti i suoi abitanti". Con questa frase si conclude il discorso del Papa, seguito da un lungo e sentito applauso.

Il momento conclusivo di Papa Francesco in Quirinale è l'incontro tra i dipendenti che lavorano nel palazzo, seguiti dalle loro famiglie. "Dietro la funzione pubblica c'è sempre la famiglia" dice ai circa 200 invitati e davanti a un nutrito gruppo di bambini, nel salone dei corazzieri.

Il Papa si concede un piccolo fuori programma, mai avvenuto in una visita così ufficiale, andando a salutare tutti i bambini presenti e desiderosi di abbracciarlo.