E' nato un nuovo progetto a Milano, il suo Duomo avrà presto un ascensore. Secondo i progetti, una torre di tubi d'acciaio e cristallo, alta circa 70 metri, sorvolerà Milano, fronteggiando le Gallerie di Corso Vittorio Emanuele.
L'architetto Caputo Paolo, già due anni fa, presentò a Palazzo Marino i rendering del suo progetto, con l'obiettivo di costruire prima dell'Expo 2015. Il progetto fu rifiutato dalla soprintendenza dei Beni architettonici definendolo "un progetto problematico ed inopportuno per una zona così delicata" (Guido Artioli).
Di fatti questo progetto ha fatto discutere per parecchio tempo, ma sembra che prossimamente potrà vedere la luce.
Questo progetto nasce con un obiettivo ben chiaro: Milano si aspetta circa 20 milioni di visitatori durante i sei mesi dell'Expo 2015, e il Duomo, rappresentando una tappa obbligata per i turisti, dovrà quindi esser più agevole per permettere a tutti (anche ai disabili) di poter godere dell'eccezionale panoramica che la terrazza della Cattedrale offre sulla città lombarda.
In merito la Veneranda Fabbrica, ente che provvede alla manutenzione del Duomo di Milano, ha richiesto maggiori dati tecnici a riguardo, e Caputo ha chiarito che non vi saranno alcune interferenze con le metropolitane cittadine.
I consiglieri hanno, però, avanzato la proposta di voler mantenere queste strutture per un tempo limitato di 24 mesi, ovvero il tempo accordato con gli sponsor.
Le spese di circa 4 milioni di euro verranno coperte ma al termine dell'Expo l'ascensore potrà essere smontato nel giro di pochi giorni. Come molti sanno, però, anche la Tour Effeil sarebbe dovuta essere una costruzione provvisoria.
Se, quindi, le istituzioni e la città chiederanno la permanenza di questa specie di gigantesco traliccio, allora potrà rimanere più a lungo.
Nonostante ciò, la soprintendenza ai Beni archittetonici sembra ancora non voler lasciar via libera al progetto per timore che questo intervento possa danneggiare la Cattedrale gotica. E l'approvazione della soprintendenza è necessaria al Comune, che altrimenti non potrà dare inizio alla costruzione.