E' un giorno come un altro nella scuola media Mazzini di Roma, quando una ragazzina riceve sul suo iPhone un messaggio su Whatsapp: è una short message della cugina liceale, pochi anni più grande, che le invia un video. Al momento della visione la giovane studentessa apprende che si tratta di un video porno amatoriale, ma non rimane molto sopresa ne tantomeno denuncia l'accaduto. Anzi, la 12enne decide inviare tramite whatsapp e Facebook il contenuto hard del messaggio a tutta la classe mentre si sta svolgendo normalmente lezione.
Sebbene la ragazzina volesse semplicemente fare una classica bravata adolescenziale, il video è stato divulgato a macchia d'olio per tutte le classi della scuola creando un caso senza precedenti e di difficile disamina.
Il videomessaggio ha raggiunto altri coetanei ma anche ragazzini più piccoli, tra cui alcuni che per effetto della primina hanno meno di 11 anni, e ragazzine che non sono altrettanto disinibite o a conoscenza di certi contenuti pornografici.
Molte di esse infatti hanno avuto bisogno dell'aiuto immediato di un docente per superare l'accaduto. La Preside dell' Istituto, Ester Rizzo, si è detta amereggiata e sconvolta dall'accaduto: "Avevamo già dato ordine ai ragazzi di spegnere i cellulari durante l'orario scolastico ed ai docenti di controllare che ciò avvenisse, ma la situazione è sfuggita di mano ed il misfatto ormai è successo. Sono costernata per quegli studenti giovanissimi delle prime classi che hanno subito un trauma nel vedere certe scene.
Ho deciso di non coprire quanto successo e di parlarne apertamente con degli psicologi qualificati e con dei professionisti dell'educazione. Mi scuso con i genitori degli alunni, ma prometto che prenderemo dei provvedimenti".
Dura la presa di posizione della Preside Nazionale del Moige, Movimento Italiano Genitori, Maria Rita Munizzi che ha aggiunto: "C'è bisogno di instaurare un dialogo più intenso e partecipativo tra insegnanti e genitori affinchè un fatto di tale gravità non accada mai più.
Gli insegnanti devono controllare che tutti i cellulari siano spenti non solo durante le lezioni, ma anche durante tutta la giornata scolastica, mentre i genitori devono necessariamente essere più severi sull'utilizzo delle nuove tecnologie tra cui social network come facebook e servizi di messaggistica. Non è semplice tenere sotto controllo certe cose, ma da parte di tutti è doveroso porre più attenzione a certe dinamiche. I giovani di oggi vanno educati a socializzare nel modo giusto ed a stare insieme in maniera costruttiva ed utile".