Il Papa all’Angelus, ricorda Cocò, il bimbo di tre annibruciato nell’auto insieme al nonno, un noto pregiudicato di Cassano Ionio inprovincia di Cosenza, e alla sua giovane compagna marocchina.



Il Santo Padre questa mattina dalla finestra che affaccia su piazza San Pietrosi era espresso così: “Voglio rivolgere un pensiero a Cassano Ionio, quest’accanimentosu un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia dellacriminalità”.

Durante l’Angelus, con il Papa, c’erano due bambini chehanno poi lasciato volare delle colombe e ha proseguito: “Preghiamo con Cocò chedi sicuro oggi è in cielo con Gesù, per le persone che hanno fatto questoreato, perché si pentano e si convertano al Signore”.





Immediata la reazione e la gratitudine del Sindaco di Cassano Ionio, GiovanniPapasso verso Papa Bergoglio che in una nota scrive: “Le parole del Santo Padre,pronunciate all’Angelus questa mattina, hanno avuto la forza di un raggio diluce, capace di varcare il buio del dolore e dell’angoscia, per aprire l’animoal conforto, alla tenerezza e alla speranza".



Il primo cittadino del paesino calabrese, poi prosegue: “Mi auguro che lapreghiera del Papa possa giungere a toccare le corde più remote dell’animo dichi si è macchiato di un simile crimine, per cancellare ogni più piccoloresiduo di malvagità e disumanità e per indurlo sulla via del pentimentodinanzi a Dio, alla giustizia degli uomini".



"Spero che dalla morte violenta diquesto nostro bambino di appena tre anni – prosegue Papasso - possa scaturireun sentimento nuovo nella nostra comunità, che deve sempre stringersi nellareciproca solidarietà fino a fondersi in un solo corpo e in una sola mente, cheprogetta, e lavora per un futuro, dove non vi sia mai più posto per la violenzae la sopraffazione”.





Il sindaco poi annuncia: “Ho pensato di appendere la foto di Cocò, perché ilsuo innocente sorriso possa divenire il sorriso di tutti i bambini di Cassano,della Calabria e del mondo intero e servire a dimostrarci che l’infanzia vasempre salvaguardata e protetta, perché è preziosa, pura da ogni colpa e nonpuò essere e violata e distrutta dall’odio e dalle guerre degli adulti.”



Due messaggi di speranza, dunque, per la martoriata terra calabrese che èsempre di più al centro di tragici fatti di cronaca.