Ucraina, ultime notizie: nella notte è stato raggiunto un accordo tra il presidente Ianukovic e le opposizioni dopo colloqui serrati, grazie anche alla mediazione degli inviati europei e della Russia; tuttavia la situazione rimane tesissima e nella capitale Kiev scontri anche stamane [aggiornamento ore 15.30: Accordo Yanukovich-opposizioni, il sì da Piazza Maidan].
Ucraina, Ianukovic accetta elezioni e riforme, ma l'UE impone sanzioni
Un accordo preliminare è stato raggiunto, dopo una notte di colloqui, tra il regime del presidente Victor Ianukovic e le opposizioni: tra i punti salienti le elezioni anticipate, un governo di coalizione a breve, riforme alla Costituzione per regolare i poteri presidenziali e del governo (da notare che ieri il Parlamento, in seduta d'urgenza, ha respinto il piano governativo per interventi anti-terrorismo guidati dall'Esercito e condannato le violenze, scaricando le responsabilità sul governo).
L'annuncio ufficiale è atteso oggi 21 febbraio, ma già si dice che si possa tornare alla Costituzione del 2004, più liberale; ancora però nulla di certo e Vitali Klitschko, tra i leader dell'opposizione moderata, dichiara che la strada è ancora lunga.
Ovviamente c'è molta prudenza tra le diplomazie europee, tanto che il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, dichiara che "non si potrà dire nulla di definitivo prima della fine della mattinata. L'opposizione, in particolare, vuole consultare un certo numero dei propri esponenti"; come confermato ieri, l'Unione Europea impone sanzioni all'Ucraina, sanzioni per ora solo di tipo diplomatico e finanziario per colpire gli oligarchi vicino al governo Ianukovic.
Ucraina: a Kiev si combatte ancora, a Leopoli la polizia passa coi manifestanti
Dopo i massacri dei giorni scorsi, i cui bilanci rimangono incerti (fonti CNN dicono fino a 100 morti solo ieri, fonti governative 80 manifestanti e 16 poliziotti uccisi da martedì), nella capitale ucraina proseguono anche oggi gli scontri e le violenze: vicino al Parlamento gli insorti sparano alle Forze dell'Ordine, nella notte un pullman che trasportava soldati è stato attaccato.
Dopo che ieri reparti di polizia in Transcarpazia hanno giurato fedeltà alla popolazione abbandonando il regime, anche oggi a Leopoli si registrano defezioni di truppe, come dichiarato dall'ex ministro Iuri Lutsenko. Nella regione l'opposizione nazionalista e quella europeista sono in maggioranza rispetto alle forze leali al governo Ianukovic.