Una gigantesca frode a discapito dello IOR, l’istituto di credito del Vaticano, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza in cooperazione con la Gendarmeria vaticana. Da quello che si sa, sono stati confiscati titoli di credito al portatore per miliardi di euro, dollari e altre monete di pregio.
Dopo essersi presentati due uomini alle entrate dello Stato del Vaticano l’undici marzo scorso, alcuni uomini della Gendarmeria della Santa Sede hanno aperto la ventiquattrore e c’erano, all’interno, bond del valore di duemila 866 miliardi e 366 milioni in dollari Usa, di Hong Kong ed euro, che il truffatore austriaco Zvonko Berdik e l’amico statunitense Owen Thomas Lennon avevano l'intenzione di versare all’Istituto opere religiose, lo IOR, la banca vaticana.
In ricompensa, avrebbero eseguito donazioni cospicue alla Chiesa.
I documenti trattenuti dallo stato, erano falsificati, e i due impostori farebbero parte di un circuito mondiale di procacciatori finanziari. I due stranieri sono stati denunciati, uno dei due truffatori aveva tre passaporti. I due uomini sono stati fermati nel momento in cui si addentravano in Vaticano dall’ingresso di S. Anna provvisti di una valigetta e determinati a registrare il contenuto di titoli falsi per miliardi di denaro pregiato allo IOR, bloccati dalla Gendarmeria vaticana, hanno vantato di conoscere due cardinali.
Il loro obiettivo era procurarsi l’avviamento di una linea di credito con cui, in seguito, operare sulle operazioni commerciali internazionali.
La Guardia di finanza ha poi proseguito alla perquisizione delle stanze dell’hotel utilizzate dai due imbroglioni dove sono stati rinvenuti stampini, documentazioni di carattere economico, telefoni, computer e tre passaporti legali concessi da Olanda e Malesia. I due impostori sono stati denunciati sia all’autorità vaticana sia a quella d'Italia.