La Polizia Municipale ferma autista per eccesso divelocità, lui fuggeportandosi via l'autovelox
Il fatto, recentissimo, èaccaduto a Palermo il 26 marzo 2014 in viale Regione Siciliana: gli agenti su strada del nucleoautovelox della Polizia Municipale, da una postazione mobile telelaser, hannofermato per eccesso di velocità un'autovettura Ford Focus, con alla guida ungiovane uomo di 31 anni. L'autista, cuiè stata contestatal'infrazione siè infuriato dando in escandescenze e con una gestorepentino e del tutto inaspettato ha agguantatoalvolo l'apparecchio autovelox ed èscappato via.
Gli agenti della Polizia Municipale lo hanno immediatamente inseguito efermato dopo pochi metri. L'autore del gesto inconsulto, è stato quindiaccompagnato negli uffici di via Dogali dove, oltre alla multa ed alle sanzionipreviste per eccesso di velocità comminate, è stata redatta denunciaall'autorità giudiziaria nei suoi confronti, per il reato di resistenza a pubblicoufficiale.
In questi anni la cronaca ha registrato altrisingolari casi di difese impulsive contro contravvenzioni ritenute"sgradevoli",specie quelle registrate con autovelox o altri dispositivi di controllo dellavelocità, da parte degli utenti.
Tanti i casi segnalati, realmente accaduti:conducenti hanno abbattuto a sprangate gli apparecchi autovelox, altri hannotentato di attribuire la multa ad un parentedefunto, tra gli escamotages per evitare di essere multati vi sono anche imetodi per oscurarele targhe.
È comunque in genere molto discussa la validitàdelle multe elevate con il sistema di controllo elettronico della velocità.
La legge, peraltro, non prevede una distanza minima tra dueautovelox: uno stesso soggetto potrebbe venire multato due volte sullostesso tratto di strada da due distinte postazioni di autovelox.
La Cassazione,sul punto, sembra escludere la possibilità di controllare le sceltedell'Amministrazione, riguardo alle modalità organizzative del servizio dirilevazione e di accertamento delle violazioni.