"… in una giornata d'inverno, rientrando a casa, mia madre, vedendomi

infreddolito, mi propose di prendere… un po' di tè… Ella mandò a prendere uno di quei biscotti pienotti e corti chiamati Petites Madeleines, che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d'una conchiglia di San Giacomo… Nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m'aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M'aveva subito rese indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso in cui agisce l'amore, colmandomi d'un'essenza preziosa …" (cit.)

( Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto - 1913)



Leggendo la citazione di Proust, è difficile spiegare il motivo del fallimento della famosa fabbrica che produce Le Madeleine dal 1850.

Invece è vero: a Caen, nel dipartimento francese del Calvados, la storica fabbrica produttrice di dolcetti a forma di conchiglia ha licenziato i lavoratori, causa fallimento.

Gli ex dipendenti, naturalmente, non hanno accettato di buon grado la liquidazione e, per far capire a tutto il loro malumore, hanno occupato la fabbrica rilanciando la produzione e sperando in un finanziamento.

La madeleine o petite madeleine è un dolce tipico della Francia. Ha un sapore simile a quello del plum cake, anche se il gusto è più delicato, con un sapore pronunciato di burro e limone. I biscotti "maddalena", di forma ovale, scanalata (derivata dallo stampo in cui vengono cotte), a base di farina, latte, zucchero, limone ed anice furono inventati all'inizio dell'Ottocento.

Il nome Madeleine venne dato a questi dolcetti in onore di Madeleine Paulmier, che alcuni sostengono essere una famosa pasticciera del XIX secolo. Altri, invece, affermano che tale Madeleine Paulmier fosse una cuoca vissuta nel XVIII secolo, la quale lavorò per Stanisław Leszczyńsk, un nobile polacco; sarebbe stato Luigi XV di Francia, genero di Leszczyńsk, a dare il suo nome ai dolcetti, per onorarne le doti culinarie.



Noti anche grazie a Marcel Proust, che ne era golosissimo, i famosi biscotti furono scelti per rappresentare la Francia nell'iniziativa Café Europe del 2006, indetta dall'Unione Europea.

Così buoni e così famosi, eppure rischiano di scomparire del tutto.

E' una vera tragedia: speriamo in un miracoloso finanziamento.