Aveva seguito le ragioni del cuore che l'avevano spinta a sposare l'uomo che amava da sempre e col quale era fidanzata, nonostante l'opposizione della famiglia. E proprio il contrasto con la famiglia è stato fatale a Farzana Parveen, una donna pakistana di 25 anni, lapidata a morte a Lahore, città che sorge sul fiume Ravi.

L'episodio, avvenuto martedì 20 maggio, è stato riportato soltanto adesso dalla polizia locale. In particolare, è stato il funzionario di polizia Naseem Butt a descrivere la terribile vicenda nei minimi particolari. Dinanzi all'Alto tribunale pakistano, la venticinquenne che si trovava in compagnia del marito, è stata raggiunta e accerchiata in pieno giorno da circa 20 persone appartenenti alla sua famiglia: questi, armati di pietre e bastoni, si sono avventati senza esitazione sulla coppia, uccidendo a suon di colpi e percosse la giovane. Tutto ciò, di fronte ai passanti incuriositi. La donna era ai ferri corti con i familiari per aver convolato a nozze con Mohammed Iqbal per amore, contravvenendo alla tradizione del Paese che prevede matrimoni combinati tra le famiglie.

L'avvocato di Farzana ha rivelato che il padre della ragazza aveva anche sporto denuncia contro Mohammed, accusato di avergli rapito la figlia. La coppia, nonostante le forti difficoltà e l'opposizione dei familiari di lei, aveva continuato a sostenere e a difendere il proprio amore coronato col matrimonio. Ma questa scelta è stata vista come una "colpa" da parte dei parenti della ragazza, che per questo motivo hanno deciso di farsi giustizia da soli, uccidendola in pieno giorno a colpi di pietre e bastoni.