Sembra proprio che il Libano voglia, il prima possibile, concedere l'estradizione per Marcello Dell'Utri. È ormai questione di ore. Entro al massimo due settimane potrebbe avvenire il rientro in Italia dell'ex senatore di Forza Italia condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Addirittura non è escluso un rientro in Italia prima delle elezioni europee e ammimistrative del 25 maggio.
Il procuratore Samir Hammud ha già dato il suo esito positivo all'estradizione passando poi la pratica al ministro Ashraf Rifi. Ora la pratica è nelle mani del governo che dovrà pronunciarsi.
Oggi è convocato il consiglio dei ministri che dovrà decidere definitivamente sulla questione. Una volta che il consiglio dei ministri libanese deciderà per l'estradizione, il governo italiano avrà due settimane di tempo per trasferire Marcello Dell'Utri in Italia. Alcune fonti pensano che riportare il condannato in Italia prima del voto potrebbe essere un bello spot elettorale per una certa parte politica.
Alcune informazioni provenienti da Arcore danno per scontata l'estradizione anche in tempi brevi dato che il Libano ha fretta di liberarsi dell'ex azzurro che sta danneggiando l'immagine dello stato libanese visto come un covo di latitanti. Probabilmente i legali di Dell'Utri speravano che la questione fosse risolta dopo le elezioni presidenziali libanesi del 25 maggio.
Il dossier, a quel punto avrebbe avuto un rallentamento perché nelle mani di un nuovo governo.
Anche Berlusconi sperava in un ritardo nella calendarizzazione del cdm libanese perché un rientro in Italia immediato sarebbe devastante per le finalità politiche del Cavaliere.