Dal 24 al 26 maggio papa Jorge Maria Bergoglio sarà in visita in Terra Santa, in Israele, in Giordania e in Palestina decide che lascerà la papamobile blindata nel garage di San Pietro.

Papa Francesco rifiuta l'auto blindata

"In questa scatola io non ci entro" avrebbe detto Papa Francesco, mentre al contrario in Terra Santa le forze dell'ordine blindano le strade cittadine. Rimane così coerente con la sua linea e afferma che "mai" la userà. Correndo incontro a grandi pericoli il papa, nelle tre fitte giornate di incontri con i fedeli, decide di muoversi liberamente tra la folla.

Gli stessi dirigenti israeliani hanno cercato di convincere papa Francesco a utilizzare le necessarie precauzioni ma sembra non ci sia modo di smuoverlo dalle proprie idee.

Così dall'Israele fanno sapere che il Santo padre userà una classica jeep aperta che lo accompagnerà durante i passaggi per lo stadio di Amman, in Giordania, e durante le messe del sabato pomeriggio e della domenica, sulla piazza della Mangiatoia a Betlemme. La motivazione di questa coraggiosa scelta e il non volersi negare ai suoi fedeli e volerli salutare se possibile anche abbracciandoli e stringendogli la mano.

Le motivazioni del viaggio

Il papa andrà in Terra Santa per la celebrazione dei cinquant'anni dell'incontro tra papa Paolo VI e il patriarca Athenagora. Lo stesso Bergoglio accompagnato dal patriarca Bartolomeo e da un rabbino, pregherà ai piedi del Santo Sepolcro recitando il Padre Nostro.