Il tragico ritrovamento della donna morta è stato fatto alla periferia ovest del capoluogo toscano, tra Firenze e Scandicci.

A fare il tragico ritrovamento un passante che girava in bicicletta. Il testimone racconta di aver trovato il corpo della donna intorno alle 11 di mattina, secondo le sue parole "a braccia larghe come se fosse crocifissa", legata ad una sbarra. La donna è di razza bianca e giovane, forse tra i 25 e 30 anni, anche se ancora non è stata identificata la sua identità, ed è stata ritrovata nuda con solo le scarpe addosso, i polsi legati ad una sbarra sotto il cavalcavia dell'A1.

Alcune persone della zona che sono state interrogate dicono di aver sentito dei lamenti o grida ma non hanno chiamato la polizia in quanto alcuni pensavano si trattasse di un animale, altri impauriti visto che si tratta di un quartiere degradato della città.

Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe potuto subire delle violenze di tipo sessuale ed è stata legata per permettere all'assassino di usarle violenza. Si esclude l'ipotesi di una rapina in quanto accanto alla donna sono stati ritrovati gli effetti personali.

Saranno le ulteriori indagini e l'autopsia a chiarire se il fatto di essere stata legata sia stato parte del rituale di un serial killer. L'ipotesi inquietante del serial killer è alimentata dal fatto che circa un anno fa, esattamente il 28 marzo 2013, una prostituta di 46 anni è stata ritrovata, fortunatamente viva, nella stessa zona e legata allo stesso modo della ragazza scomparsa oggi. La donna, interrogata dagli inquirenti aveva dichiarato di essere stata portata in quel luogo da un cliente che l'aveva immobilizzata poi violentata ed infine rapinata.