Arriva per l'efferato triplice omicidio di Tempio Pausania, in cui hanno perso la vita i coniugi Azzena e il piccolo Pietro di soli dodici anni, arriva il primo fermo. L'uomo rintracciato dai Carabinieri avrebbe fatto da palo, ad incastrarlo ci sarebbe dei video del circuito di sorveglianza.

Preso il 'palo'

L'uomo posto sotto fermo dal commando provinciale dei Carabinieri è Angelo Frigeri, trentacinquenne artigiano che aveva l'agio di entrare all'interno dell'abitazione. Stava, infatti, eseguendo dei lavori di carpenteria per i coniugi Azzena.

Secondo indiscrezioni l'uomo incensurato avrebbe già ceduto alle pressioni degli inquirenti rispondendo in modo chiaro ad ogni domanda.

"Mi sono sentito minacciato"

Avrebbe, secondo gli inquirenti, aperto la porta di casa e permesso agli altri due membri del gruppo di entrare in casa della famiglia. "Mi sono senti minacciato", così l'uomo ha giustificato alla propria partecipazione al brutale assassinio. Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se il ruolo dell'uomo si è fermato sull'uscio della porta di casa Azzena o se abbia partecipato direttamente alla strage oppure all'occultazione dei cadavere e alla ripulitura dell'appartamento.

Le protesta ai piedi della caserma

Ai piedi della caserma una folla inferocita che conosceva sia Frigeri che le vittime della strage hanno manifestato contro l'uomo, lanciandogli accuse e insulti pesanti. In serata arriveranno le conferme da parte dei Carabinieri, già annunciata una conferenza stampa.