In Australia martedì 27 maggio si è sfiorata la tragedia: un aereo charter DHC-8 ha rischiato l'impatto con un Ufo. La notizia ha fatto subito il giro del mondo facendo tornare alla mente i casi di Glasgow nel dicembre 2013 e quello di Londra accaduto a luglio sempre dello stesso anno. In entrambe le situazioni i piloti dei due aerei se la sono vista brutta arrivando a pochi metri dall'impatto con questi oggetti volanti non identificati. Rivelazioni "scioccanti" da parte dunque di piloti, quindi persone molto attendibili, ai quali c'è sicuramente da credere vista la loro posizione.

La notizia è del 27 maggio: un aereo charter DHC-8, partito da Kambalda e diretto a Perth nell'Australia occidentale ha sfiorato l'impatto con un oggetto volante non identificato di colore grigio e dalla forma a cilindro. La tragedia non si è verificata solamente grazie alla bravura dei due piloti alla guida del charter.

Il Dipartimento per la Sicurezza dei Trasporti australiano, ascoltando i due piloti coinvolti nell'accaduto e l'aviazione militare, è arrivato alla conclusione che l'oggetto rimane non identificato. L'aereo peraltro stava volando in una zona militare, ad un altezza di 3800 piedi circa, e l'aviazione ha dichiarato che nessun volo era stato effettuato né tanto meno autorizzato dalle autorità militari.

Rimane dunque il mistero sull'avvistamento nei cieli australiani, anche se le dichiarazioni dei due piloti coinvolti sono molto attendibili. La loro testimonianza si ricollega tra l'altro a quella del fotografo Dan Toomey di pochi giorni prima.

Il fotografo, sempre nei cieli australiani al largo della costa di Sydney, ha immortalato casualmente due Ufo ai lati di un aereo di linea.

Toomey facendo delle foto sulla tempesta in arrivo si è accorto in seguito, riguardando i suoi scatti sul computer, della presenza di questi due oggetti volanti a pochi metri dall'aereo. Le foto sono state scattate nel 2009 ma solamente pochi giorni fa Dan Toomey le ha rese pubbliche spinto anche da quanto accaduto al volo della Malaysian Airlines ancora disperso. Il fotografo pubblicando queste foto ha voluto mandare un messaggio alla popolazione spingendola ad iniziare a credere che questi avvistamenti sono reali e non frutto di un'immaginazione collettiva.