Nella 'Tangentopoli veneta' continuano gli interrogatori. L'affare del Mose non fa che infittirsi. Dopo l'interrogatorio al sindaco di Venezia, spunta un nuovo nuovo nome, quello dell'ex ministro Giulio Tremonti.

Tremonti destinatario di una mazzetta da mezzo milione

A quanto pare l'ex Ministro era destinatario di una mazzetta da circa 500mila euro. A coinvolgere Tremonti è la segretaria di Galan, Claudia Minutillo, che già in un interrogatorio del 14 luglio dello scorso anno aveva ammesso il coinvolgimento di Tremonti come destinatario della super mazzetta. La segretaria sembra molto decisa "Non mi farò distruggere per misfatti commessi da altri". I soldi erano raccolti da Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova, però non si sa se questi soldi siano arrivati a destinazione ossia nelle tasche di Giulio Tremonti.

Il coinvolgimento del presidente di Fintecna

Un'altra figura che compare nelle indagini è quella dell'avvocato cassazionalista ed ex presidente di Fintecna, Corrado Crialese. Gli imprenditori del progetto Mose per comprare ogni sentenza, si rivolgevano a lui che pagava i giudici del Tar e anche del Consiglio di Stato, per conto del Consorzio Venezia Nuova. A rivelarlo è sempre la segretaria di Galan con il primo socio del Consorzio, Piergiorgio Baita. Tra i tanti nomi resta coinvolto anche Bruno Amoroso, presidente del Tar del Veneto. Tremonti non è indagato ma potrebbe essere convocato e sentito nei prossimi giorni come persona informata sui fatti.