Notizie di violenza e orrore giungono dal Pakistan. Una coppia di giovani sposi è stata decapitata davanti a tutti dai familiari della ragazza. La loro "colpa" era stata quella di contrarre matrimonio perché si amavano e volevano stare insieme per tutta la vita, nonostante l'opposizione di entrambe le famiglie. Muafia Bibi, 17enne, e Sajjad Ahmed, di 31 anni, sono stati raggiunti dai parenti della sposa nella loro casa situata nelle vicinanze di Sialkot e prelevati con la forza.

Dopo essere stati caricati su un furgone, gli sposi sono stati portati in un villaggio dove, davanti agli altri abitanti, sono stati decapitati a colpi di accetta. Il "delitto d'onore", secondo quanto riportato dalla denuncia della polizia, sarebbe stato compiuto dai parenti della donna e da alcuni complici. Tutti hanno dovuto assistere, in silenzio, all'orribile scena dell'uccisione dei due ragazzi, rei di non aver rispettato il divieto dei rispettivi genitori a sposarsi tra di loro. Ma questa, purtroppo, non è soltanto l'unica terribile notizia di sangue e violenza giunta dal Pakistan.

Nelle ultime ore, infatti, una ragazza è stata bruciata viva in un villaggio del Punjab. Anche in questo caso, il matrimonio è stato la causa scatenante della terribile vicenda. La giovane, infatti, si era rifiutata di sposare l'uomo col quale i genitori avevano organizzato le sue nozze. Per punirla, le è stata versata addosso una latta di benzina ed è stato appiccato il fuoco. La sfortunata ragazza, portata d'urgenza in ospedale, è morta poco dopo per le profonde ustioni. La polizia ha arrestato un uomo di nome Faya: dovrebbe essere stato lui a bruciare viva la donna. Questi sono solo alcuni dei numerosi "delitti d'onore" che avvengono di continuo in Pakistan: le cifre ufficiali parlano di 869 omicidi commessi nel 2013, ma secondo gli esperti sarebbero molti di più, perché la maggioranza delle persone evita di sporgere denuncia, temendo ritorsioni.