Il famosissimo quotidiano "L'Unità", fondato da Antonio Gramsci nel febbraio del 1924 e politicamente vicino alla sinistra, tra meno di un mese rischia di chiudere. L'unica ancora di salvezza per il giornale con sede a via Ostiense, a Roma, sarebbe l'acquisizione da parte di un nuovo proprietario che porterebbe denaro fresco e un nuovo piano editoriale. In realtà, un'offerta è arrivata per l'acquisto de "L'Unità", ma è talmente clamorosa che è stata subito respinta dai giornalisti dipendenti del quotidiano capitolino.

Daniela Santanché, politica italiana da sempre legata alla destra ed ora deputata di Forza Italia, avrebbe avanzato una proposta d'acquisto e un piano editoriale per salvare lo storico quotidiano di sinistra dal fallimento. Ebbene, dopo i primi contatti, il comitato di redazione si è subito riunito per scrivere un comunicato ufficiale, nel quale è stata smentita categoricamente qualsiasi ipotesi di accordo con la Santanché. Nella nota, si può leggere un'affermazione alquanto perentoria: "è un'ipotesi che non avrà alcun futuro".

Il cdr informa che i liquidatori della testata hanno escluso categoricamente che la proprietà di un giornale storicamente di sinistra come "L'Unità" possa essere gestito da un'esponente di Forza Italia, qual è Daniela Santanché. La parlamentare piemontese, già editrice del mensile "Ciak" ha fatto comunque arrivare la sua offerta, come confermato da fonti vicine al partito di Silvio Berlusconi.

Nonostante sia a un passo dalla chiusura, però, il quotidiano "L'Unità" prepara la sua personale resistenza alla scalata della Santanché. Del resto, sempre dal comitato di redazione, fanno sapere che c'è l'interesse all'acquisizione da parte di una cordata di imprenditori, tra i quali ci sarebbe anche l'attuale primo azionista, Matteo Fago. Inoltre, i giornalisti della testata romana, si affidano anche al Partito Democratico, il cui segretario ha dichiarato che per lui "L'Unità" è un giornale molto importante, e hanno anche realizzato un video indirizzato a Matteo Renzi, contenente un accorato appello: "Matteo, non abbandonarci".