Ancora guerra intensa a Gaza. Secondo le fonti emerse dal portavoce dell'Unrwa, almeno cinque cannonate avrebbero colpito una piccola scuola dell'Onu causando almeno una ventina di morti. Il tutto mentre sale a circa 1270 il bilancio delle vittime palestinesi in questa dura offensiva che Israele continua a mandare avanti. Una di queste cannonate avrebbe colpito in pieno una classe in cui c'erano tantissimi sfollati. In totale circa 20 morti e decine di feriti anche in modo molto grave. Questo è solo il primo bilancio da cui emerge anche che le vittime sono soprattutto i bambini e le donne.

La seconda scuola presa di mira

Il portavoce, Adnan Abu Hasna, ha riferito che l'esercito di Israele conosceva bene l'ubicazione della scuola. Ma non è l'unica colpita. Quella di Jabalya è infatti la seconda scuola colpita dalle cannonate poiché già la settimana scorsa l'artiglieria di Israele aveva colpito nel nord della Striscia di Gaza un'altra scuola sempre dell'Onu. In quel caso i feriti erano circa 200 e ci sono stati anche 16 morti. Già è stata aperta un'inchiesta anche per quanto riguarda i raid di mercoledì anche se ancora non è possibile avere in mano delle informazioni precise e dettagliate. Un portavoce israeliano afferma anche che esista la possibilità che dalla scuola sia partito anche il fuoco verso l'esercito.

Unrwa lunedì aveva reso noto come nelle scuole erano stati ritrovati depositi di razzi palestinesi. E sempre mercoledì un raid aveva causato altre vittime.

Il bilancio delle vittime

Dalla mezzanotte infatti ci sono stati 47 morti palestinesi e circa 110 feriti. Il medico norvegese dell'università di Tromso, ha annunciato che il 90 per cento dei feriti che arrivano in ospedale sono tutti civili.

Il numero di vittime palestinesi è di circa 1200 mentre quelle israeliani sono 55. Solo martedì i morti sono stati un centinaio. E dopo tutte queste vittime continua la pressione per far cessare il conflitto che sta coinvolgendo Hamas e Israele. Adesso anche il Vaticano si muove verso la diplomazia per porre fine l'ostilità.