Un raptus inspiegabile, forse scaturito da un capriccio del fratellino, ha scatenato una violenza inaudita in Shane, irlandese ventenne che con un coltello da cucina ha colpito più volte Brandon, il fratello di appena 9 anni, prima di togliersi la vita impiccandosi. I genitori erano usciti intorno alle 16 per svolgere delle commissioni e hanno lasciato a Shane il compito di fare da baby sitter al piccolo Brandon: non si sarebbero mai aspettati che il figlio potesse arrivare a tanto.

Quando sono rientrati, i coniugi Skeffington si sono trovati dinanzi a sé una scena da thriller: il corpicino agonizzante del figlio di 9 anni, e il cadavere dell'assassino - suicida Shane, appeso ad una corda nel capannone esterno alla casa. Il padre, Shane senior, accortosi che Brandon era ancora vivo, pur se agonizzante, ha chiamato immediatamente i soccorsi: questi, una volta giunti a Banada, nella contea di Sligo, dove risiede la famiglia Skeffington, hanno trasportato d'urgenza in elicottero il bambino all'ospedale. Poco dopo il suo arrivo nella struttura ospedaliera, però, il piccolo non ce l'ha fatta ed è morto: sono state troppe le 4 ore di agonia che ha dovuto sopportare dopo essere stato accoltellato dal fratello maggiore.

I genitori dei due ragazzi, già in altre occasioni avevano lasciato a Shane il compito di badare al fratello, ma stavolta qualcosa dev'essere accaduto e ha scatenato la follia omicida del ventenne. Questi, si è armato di un grosso coltello da cucina e si è lanciato contro Brandon, colpendolo più volte senza pietà. Una volta resosi conto che il ragazzino era crollato al suolo, in un lago di sangue e in punto di morte, Shane è corso fuori, verso il capannone dove il padre teneva gli attrezzi da lavoro, ha preso una corda e si è impiccato. I soccorsi, quando sono giunti sul luogo della tragedia, non hanno potuto fare nulla per salvare la vita al giovane suicida.

Il ragazzo, in passato, aveva avuto problemi legati al mondo della droga: tra pochi giorni avrebbe dovuto testimoniare in tribunale, per rispondere all'accusa di possesso di stupefacenti, nella fattispecie di cocaina. Già in precedenza aveva avuto altri guai con la giustizia: a gennaio era stato sorpreso con dell'erba e gli era stata concessa la libertà provvisoria, a marzo era comparso in tribunale per rispondere di disturbo alla quiete pubblica, e ad aprile nella sua auto era stata trovata della cannabis per un valore di circa 200 euro. Da tempo era in cura psichiatrica. Al momento, l'ipotesi più plausibile avanzata dagli inquirenti, è che Shane abbia perso la testa dopo una "marachella" del fratello, reagendo con spropositata violenza.