Stava appena iniziando le sue vacanze estive in Italia, quando Ekaterina Tyurina, una cittadina russa di 38 anni, si è ritrovata con le manette ai polsi per una truffa milionaria compiuta anni fa nel suo Paese originario, la Russia. La donna era arrivata da poco a Lignano Sabbiadoro quando è stata intercettata dalla polizia italiana che in forza di un mandato di cattura internazionale emesso a marzo dal tribunale di Tverskoy, quartiere di Mosca, l'ha arrestata. La 38enne, originaria di Mosca ma residente in Repubblica Ceca, era ormai ricercata in tutto il mondo da quasi dieci anni. Gli agenti del Commissariato temporaneo di Lignano Sabbiadoro l'hanno scoperta durante un controllo nei vari alberghi della zona. In Russia sulla Tyurina pende un'accusa per truffa aggravata pari ad una cifra di 82 milioni di rubli, corrispondente ad un milione e 700mila euro. La donna avrebbe messo a segno il colpo fra il novembre del 2005 e l'aprile del 2006 insieme ad altri complici. In quell'occasione, presentò dei documenti falsi per ottenere delle agevolazioni governative inerenti proprietà di altre persone: riuscì così ad incassare l'ingente somma di denaro, arrecando un grosso danno economico ai soci di una società.

Da quel momento, la presunta truffatrice ha preso la sua residenza in Repubblica Ceca, mentre le autorità internazionali per anni ed anni l'hanno cercata ovunque. Galeotte sono state le vacanze estive in Italia, esattamente nel Friuli: nemmeno il tempo di cominciare a godersi un po' di relax in quel di Lignano Sabbiadoro, che si è ritrovata la polizia italiana alle calcagna nell'albergo scelto per trascorrere le vacanze estive. Dopo essere stata arrestata, Ekaterina Tyurina ha chiesto ed ottenuto di rifiutare l'estradizione nel suo Paese natale, la Russia, ottenendo così di poter tornare ed essere giudicata per truffa aggravata in Repubblica Ceca, dove aveva preso la residenza una volta commesso il reato e dopo essere fuggita dal suo Paese e dalla giustizia della Russia.