Google poliziotto del web? La notizia è di quelle che faranno discutere e arriva dagli Stati Uniti. Il gigante dei motori di ricerca ha intercettato nel proprio servizio di posta "Gmail", la casella di un utente con materiale inequivocabilmente pedopornografico; immediatamente Google si è messa in contatto con le autorità che hanno così individuato, perquisito, scoprendo un archivio di pornografia infantile nello smartphone e nel tablet dell'uomo, e arrestato l'utente, John Henry Skillern, un texano di 41 anni, già condannato in passato per reati sessuali, abuso su minori 20 anni fa.
L'accusa è di spaccio e detenzione di materiale pedopornografico.
A far scattare le manette ai polsi al proprietario dell'indirizzo Gmail è stata la polizia di Houston, dopo che Google aveva intercettato nei messaggi di posta inviati dall'uomo immagini compromettenti di una minore. Spiega il detective David Nettles che gli investigatori non possono intercettare quelle foto, mentre Google può. Per quanto sia un aiuto non indifferente quello che Google può dare nella lotta ai crimini prodotti utilizzando il web, la questione apre un dibattito ampio e controverso sul ruolo di poliziotto della rete da parte del colosso dei motori di ricerca. Che Google ci spiasse non è certo una novità, lo fa da quando esiste, e nei suoi server giri di controllo li fanno svariate agenzie di sicurezza, in primi Nsa; a maggio di quest'anno Al Jazeera rivelò di una serie di email fra Keith Alexander, ex capo di Nsa, e Sergey Brin, cofondatore di Google, ed Eric Schmidt, il consigliere delegato della società, praticamente il vertice di Big G.
Queste email proverebbero che il rapporto tra l'agenzia di sicurezza americana e il gigante di Mountain View si sarebbe spinto molto oltre delle normali richieste di volta in volta avanzate dall'agenzia con l'autorizzazione del tribunale. Insomma l'ennesimo capitolo di Datagate. E' noto comunque l'impegno di Google contro la pedofilia, alla quale ha dichiarato guerra con una serie di modifiche agli algoritmi, con l'introduzione di un software che permette di individuare immagini e filmati, e avvertendo gli utenti che il servizio offerto può essere tracciato, ovvero cambiando le proprie condizioni di utilizzo.