L'ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, durate una riunione di lavoro in Australia ha raccontato di aver avuto l'occasione di uccidere Osama Bin Laden prima dell'attentato avvenuto l'11 Settembre. La dichiarazione clamorosa è stata estrapolata da un audio registrato nella città di Melbourne. Le dichiarazioni di Clinton: «Se parliamo di Osama bin Laden - un ragazzo molto intelligente, ho passato un sacco di tempo a pensare a lui - sto dicendo che l'ho quasi preso, una volta. Ci sono quasi riuscito. E avrei potuto ucciderlo, ma avrei dovuto distruggere una piccola città chiamata Kandahar in Afghanistan e uccidere 300 donne e bambini innocenti.

A quel punto non sarei stato migliore di lui. Così non lo feci»

Bin Laden, ha guidato il gruppo terroristico di Al Qaeda, ed era stato preso di mira dalle autorità per il suo ruolo in attentati avvenuti nel 1998 contro le ambasciate americane in Tanzania e Kenya. L'attacco di cui parla Clinton, si sarebbe dovuto svolgere nel dicembre 1998, quando Bin Laden si trovava nella residenza del governatore di Kandahar. La decisione dell'ex presidente, di non attaccare la cittadina, ha provocato parecchi malumori all'interno dei piani alti della Casa Bianca, ma l'intelligence americana ha fatto sapere che Bin Laden aveva lasciato il suo alloggio e che quindi l'attacco sarebbe stato inutile.

I funzionari degli Stati Uniti progettarono un nuovo attacco contro il leader talebano nel maggio 1999 ma, come accadde mesi prima, hanno dovuto fare un passo indietro a causa dei contrastanti rapporti dell'intelligence.

Tale scetticismo potrebbe essere stato rafforzato dal bombardamento accidentale della CIA contro l'ambasciata cinese a Belgrado durante la guerra contro la Serbia. "Questo episodio può aver reso i funzionari più cauti di quanto già non fossero" Si legge sul rapporto della commissione. Da maggio 1999 fino al settembre 2001, le autorità non hanno mai considerato concretamente un attacco missilistico contro Bin Laden che come ricordiamo è stato ucciso in Pakistan nel 2011 in un raid delle forze speciali statunitensi.