Un servizio segreto straniero ha intercettato una telefonata tra due soggetti di nazionalità araba che nella conversazione asserivano di voler 'fare qualcosa in Vaticano'. Il fatto non sembrerebbe eccessivamente allarmante, ma naturalmente ha allertato i controlli delle forze dell'ordine che si sono immediatamente mobilitate, aumentando notevolmente le unità di controllo. La tensione è senza dubbio altissima, soprattutto dopo l'annuncio degli Stati Uniti e del Regno Unito di attaccare l'Isis con bombardamenti mirati su Siria e Iraq.
All'interno di Piazza San Pietro, sono state aumentate le unità di controllo di Carabinieri e Polizia di Stato anche con controlli in borghese tra i fedeli visitatori.
Il Vaticano da parte sua, ha comunicato una situazione normale senza allarmi particolari con una nota del portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi che ha minimizzato la vicenda. In quanto ai due soggetti arabi protagonisti della conversazione telefonica, le unità di intelligence, hanno già verificato la loro identità, uno dei due risulta sconosciuto, il secondo invece sembra essere già transitato dall'Italia otto mesi fa. In seguito a queste risultanze, le forze dell'ordine hanno deciso di intensificare i controlli per tenere alta la guardia nei confronti di eventuali tentativi di attentati verso la Santa Sede.
Tra gli obiettivi dell'organizzazione terroristica islamica 'Isis' c'è sicuramente in cima alla lista il Vaticano, il timore di eventuali attacchi è stato anche evidenziato in maniera chiara dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama soprattutto in relazione ad una dichiarazione del papa che nel mese di agosto sulla situazione in Siria asseriva ' lecito fermare l'aggressore ingiusto.
Sottolineo fermare non bombardare o fare la guerra'. Tra i militanti islamici che mettono paura all'Occidente, ci sono sicuramente i 'foreign fighters', si tratta di personaggi che si recano in Iraq ed in Siria per addestrarsi e poi ritornano nei propri Paesi d'origine, per poi attivarsi all'occorrenza su richiesta dell'organizzazione terroristica, il loro numero è stimato in almeno un migliaio di persone.