Dopo una lunga e travagliata vicenda giudiziaria, siamo finalmente arrivati alla conclusione del processo dell'atleta sudafricano, entrato nell'immaginario collettivo grazie alle sue prodezze in pista nonostante la protesi di acciaio collegata ad una gamba. Stamattina è arrivato in aula il verdetto della giudice Thokozile Masipa, che ha accusato Pistorius di "Omicidio colposo". Secondo la sentenza Pistorius sparò intenzionalmente contro la porta del proprio bagno, ma non con l'obbiettivo di uccidere la sua fidanzata Reeva. Per un omicidio colposo sono possibili fino a 15 anni di reclusione, ma la condanna esatta sarà nota solo il 13 ottobre.

L'accaduto

Il tragico evento risale alla notte del 14 febbraio 2013, San Valentino, quando gli agenti giunti alla casa di Pistorius, in seguito ad una chiamata per urla e spari provenienti dalla casa dell'atleta, hanno rinvenuto il corpo senza vita della fidanzata di Pistorius, Reeva, freddata con 4 colpi di pistola. Secondo le dichiarazioni, da subito contraddittorie, dell'indiziato, egli avrebbe sentito le urla della sua ragazza in piena notte e, pensando che dei ladri avessero fatto irruzione nella sua casa, impugnò la sua pistola e, preso dalla paura, avrebbe esploso dei colpi contro la porta del bagno che non era riuscito ad aprire, ferendo inconsapevolmente a morte la compagna.

La mattinata

Pistorius è arrivato in aula questa mattina intorno alle 9, meno teso rispetto alla prima udienza in quanto il pericolo dell'ergastolo era stato scampato, ma comunque in ansia per l'esito del processo.

In aula si è ritrovato faccia a faccia con i familiari della sua compagna, con i volti pieni di lacrime, segno che quel dolore è ancora troppo forte. Il processo,la sentenza e poi le critiche, molte, quelle rivolte alla giudice Masipa da parte di alcuni giuristi sudafricani rimasti scioccati da un simile verdetto, i quali non riescono a capire il motivo per il quale sia stato escluso l'omicidio volontario e premeditato.

Ora tutti attendono il 13 ottobre per conoscere la reale condanna, sperando che la giustizia faccia il suo corso in modo inequivocabile.

Il futuro

Per quanto riguarda il futuro atletico di Oscar Pistorius, il Comitato paraolimpico internazionale si è già mostrato disponibile ad aprire le porte al sudafricano, riconoscendo il suo enorme contributo al movimento paraolimpico e per essere stato di ispirazione per milioni di persone. Oscar, se vorrà, potrà continuare a gareggiare in futuro.