Negli ultimi tempi la Turchia ha catturato ed estradato oltre 830 cittadini europei che tentavano di varcare il confine con la Siria per combattere tra le fila dei jihadisti siriani ed emesso quasi duemila mandati d'arresto per soggetti sospettati del medesimo crimine. Dati non irrilevanti quelli diffusi dal quotidiano turco Hurryet, che sembra rispondere alle numerose obiezioni rivolte al governo turco, colpevole secondo molti di aver appoggiato in Siria non solo i ribelli sunniti dell'Els, ma anche di aver chiuso un occhio nei confronti di gruppi jihadisti come l'Isis, nato in origine per combattere il governo siriano di Bashar al-Assad - nemico comune.

Le attività di antiterrorismo del governo turco si sono concentrate lungo i confini e presso i principali snodi di trasporto del Paese, aeroporti, stazioni di bus e treni. Oltre alle crescenti tensioni in atto, l'attenzione posta al confine siriano è dovuta anche al fatto che lo Stato siriano ha recentemente collocato due nuovi campi di addestramento nel villaggio di Atmeh, proprio vicino al confine con la Turchia.

Questo cambio di rotta è comprensibile considerando le pressioni degli Stati Uniti sul governo turco, affinché Ankara ponga fine alle 'autostrade della jihad' che attraverso il suo territorio hanno consentito l'arrivo in Siria e Iraq di migliaia di miliziani dello Stato Islamico responsabile di numerose atrocità, giusto poco dopo la visita del segretario americano alla difesa Chuck Hagel. Hagel avrebbe chiesto inoltre l'uso ufficiale della base aerea di Incirlik, sull'utilizzo della quale da parte di Paesi stranieri, la Turchia si era dichiarata "non intenzionata a prendere parte a qualsiasi operazione militare attivo nella regione per il momento", specificando tuttavia che "İncirlik è disponibile per l'uso per le operazioni umanitarie e logistiche nell'ambito della lotta contro l'Isis."

In viaggio per cercare appoggio e illustrare la strategia statunitense nei confronti del Medio Oriente insieme a Chuck Hagel anche John Kerry, che sabato scorso ha avuto un colloquio con il segretario generale della Lega Araba.