La colpa della ragazza che stava frequentando è stata quella di non innamorarsi di lui, così Tony Griffin, ventenne inglese, si è vendicato uccidendola brutalmente. Il fatto è accaduto a marzo, ma solo adesso, dopo il processo, la triste vicenda è stata resa pubblica e riportata dal "Mirror Online". I ragazzi si erano conosciuti sul web e da quel momento tra loro era nato un bel feeling che li aveva spinti ad incontrarsi dal vivo per cominciare una frequentazione. Durante il primo incontro entrambi avevano mostrato un certo interesse l'uno per l'altra, e probabilmente Tony si era illuso che ormai mancasse poco al fidanzamento ufficiale. Invece le cose sono andate diversamente. La ragazza, dopo qualche giorno, comunicò al ventenne di Middlesbrough di considerarlo solo un amico, niente di più, causando una forte delusione nell'animo del giovane. Ma nulla lasciava pensare che da quella delusione sarebbe scaturita una follia omicida. Per rispetto nei confronti di quel ragazzo all'apparenza gentile, la vittima gli chiese un secondo appuntamento per spiegargli dal vivo la situazione.
Entrambi stavano passeggiando nei pressi di una ferrovia: Tony stranamente indossava dei guanti neri di pelle, accessorio insolito data la giornata molto calda. D'un tratto, chiese alla ragazza di recarsi in un bosco che si trovava nelle vicinanze. Una volta giunti all'ombra degli alberi, il giovane chiese con domanda diretta cosa lei pensasse di lui. La ragazza, sempre con sincerità, rispose che lo vedeva come un bravo ragazzo. Rapida la reazione di Griffin, il quale disse: "Non penso proprio", poi tirò fuori un coltello e si avventò sulla giovane tagliandole la gola e uccidendola. Dopo un lungo processo, l'omicida, affetto da una forma acuta di autismo, è stato giudicato un elemento pericoloso per tutta la comunità di Middlesbrough. Per questo motivo è stata accolta la richiesta dell'avvocato difensore e il giudice ha deciso di non mandare l'assassino in prigione ma di rinchiuderlo a tempo indeterminato in un ospedale specializzato in cure psichiatriche.