Le indagini sulla morte di Elena Ceste continuano e portano a galla sempre nuovi indizi. Al momento, il marito Michele Buoninconti è il maggiore sospettato, accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Nuovi sopralluoghi effettuati nella zona dove è stato ritrovato il cadavere della donna, a meno di un chilometro da casa sua, hanno fatto rinvenire altri resti del corpo e alcuni pezzi di telo plastificato. E proprio su questo telo si è aperta un'indagine.
Elena Ceste news: il mistero del telo
L'ipotesi a cui stanno lavorando gli inquirenti, è che il telo plastificato di cui sono stati trovati i resti sia servito ad occultare il corpo di Elena Ceste.
Nel frattempo, alla trasmissione televisiva Chi l'ha Visto, uno spettatore ha segnalato una cosa interessante: afferma di aver visto in TV una foto scattata dall'alto sulla casa della Ceste, in cui un telo dello stesso tipo viene usato per le serre come copertura. La cosa interessante è che dalla foto di vedeva un pezzo di telo mancante. La Procura sta procedendo con le verifiche, ma appare alquanto strano che Michele in tutto questo tempo non abbia provveduto a sostituirlo, non trovate?
Elena Ceste news: le ipotesi degli esperti
Sul caso Ceste si è espressa la dottoressa Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, che esclude l'ipotesi del suicidio. Nel corso della trasmissione Porta a Porta, ha ricordato tutte le stranezze dette e fatte da Michele Buoninconti.
Evidentemente lei è convinta della colpevolezza del marito, perché fin dai primi istanti della sparizione, ne parlava usando verbi al passato, come se sapesse per certo che Elena non sarebbe tornata mai più. Gli abiti consegnati ai carabinieri puliti e asciutti, arricchiscono il quadro dubbio. Le bugie e le incongruenze dell'uomo lo rendono il colpevole più probabile.
La dottoressa Bruzzone ha anche messo l'accento su alcuni atteggiamenti che a livello investigativo hanno lo loro rilevanza. L'uomo ha sempre fornito descrizioni molto dettagliate ai media e ha indicato un possibile colpevole fornendo nome e numero di targa. Peccato che l'uomo da lui accusato, di cui l'identità è stata celata, per quella data ha un alibi inattaccabile.