Fa discutere quanto accaduto all'Opera di Parigi: una donna che, seduta in prima fila per assistere alla "Traviata" di Giuseppe Verdi, indossava il velo integrale, è stata mandata via da un addetto alla sicurezza del celebre teatro. Il vice direttore della struttura, Jean Philippe Thiellay, ha spiegato che nell'intervallo il coro ha vivacemente protestato contro quella "sgradita" presenza, minacciando di non cantare nel secondo atto se la donna non fosse andata via. E la legge tutela il famoso teatro parigino.
Nell'ottobre del 2010, il Parlamento francese ha votato la cosiddetta legge "anti - burqa" che vieta alle donne di portare nei luoghi pubblici degli abiti che nascondano il viso. In caso di contravvenzione alla norma, sono previste multe intorno ai 150 euro e un corso di educazione civica. Il Governo transalpino ha sempre sottolineato come questa non sia una legge contro la religione, ma un provvedimento per favorire il "vivere insieme".
In virtù di questa normativa, un addetto alla sicurezza dell'Opera di Parigi si è avvicinato alla signora che indossava un velo che lasciava scoperti solo gli occhi, chiedendole di scoprirsi il viso o di andare via. La donna, insieme al suo compagno, ha preferito alzarsi e lasciare il teatro. La coppia non ha nemmeno chiesto il risarcimento del biglietto che, siccome era inerente un posto in prima fila, costava ben 231 euro.
In seguito a questa vicenda, il ministero della Cultura ha diffuso una nota ufficiale nella quale ha ricordato che nessuno può accedere a musei o teatri nazionali con abiti che coprano interamente il volto: per evitare che possano ripetersi incresciosi episodi come quello accaduto all'Opera, è stato chiesto alle varie strutture di potenziare la rete di controlli agli ingressi. Dunque, dal Governo francese è arrivata una conferma dell'applicazione della legge del 2010 che vieta di portare burqa o niqab nei luoghi pubblici quali teatri, musei, negozi, cinema, ospedali e quant'altro. Si può, invece, indossare il foulard che copre la testa ma non l'intero volto.
Non è la prima volta che questa legge fa discutere e solleva polemiche in Francia. Qualche giorno fa, alla Sorbona di Parigi, una studentessa è stata cacciata perché aveva un foulard, e in questo caso l'Università era in torto. Un sindaco di destra, invece, aveva impedito a due donne con velo islamico di partecipare ad un'iniziativa all'interno del suo Comune, mentre l'eurodeputata di destra, Nadine Morano, che spesso si sbilancia con affermazioni discutibili verso la religione islamica, aveva scatenato un violento dibattito sui social network, in seguito ad un episodio in cui si era scagliata contro una donna alla stazione ferroviaria, affinché togliesse il burqa.