L'Ebola mette in allarme anche l'Italia, a quanto pare un altro medico di Emergency proveniente dalla Val d'Aosta da poco rientrato dalla Sierra Leone sarà messo in quarantena in via del tutto precauzionale, con lo scopo di evitare qualsiasi possibile infezione.Il medico di Emergency sembra che attualmente non presenti alcun sintomo del virus Ebola ma come prevede il protocollo sanitario l'uomo dovrà rispettare le norme in vigore oltre tutto già attuate nella Val d'Aosta da circa 15 giorni. 

Come avevamo già citato in un articolo precedente vi furono anche altri due medici italiani messi in quarantena nella regione Lombardia, uno dei quali risultava positivo al test del virus Ebola. Anche questi due italiani il chirurgo Paolo Setti Carraro e l'ostetrica Chiara Maretti rientravano dalla Sierra Leone.

Nel frattempo le ultime news ci informano che nella città di Vicenza e d'Aosta giungeranno altri trenta soldati statunitensi per ordine del Pentagono, i quali si dovranno sottoporre a quarantena esattamente come prevede il protocollo sanitario.

Intanto in America nello stato del Maine accadde che l'operatrice sanitaria Kaci Hickox sottoposta a quarantena poco dopo essere rientrata dall'Africa Occidentale, ha deciso di uscire per andare con il proprio partner a fare una pedalata in bicicletta. Secondo l'assessore del Maine, l'infermiera in questione sarebbe ad alto rischio e dovrebbe sottostare ad isolamento sino a lunedì 10 novembre 2014.

Ci sono anche persone che con il pretesto di Halloween cercano di minimizzare il problema dell'Ebola, come ha fatto James Faulk di Dallas. James Faulk prendendo spunto dall'abitazione di Thomas Eric Duncan a Dallas, la prima persona contagiata e in un secondo tempo deceduta a causa del virus negli Stati Uniti, ha pensato bene di indossare una tuta da decontaminazione e di allestire esternamente la propria casa come ci fosse in corso un protocollo sanitario, ossia con avvisi spaventosi, con sigilli sia alle porte che alle finestre, insomma per far capire che si tratta di un'area sottoposta a quarantena. Come si può ben immaginare lo scherzo non è stato gradito da molti, soprattutto da quelle persone che hanno avuto delle morti in famiglia a causa del virus Ebola.