L'affluenza dei combattenti stranieri in Siria è rimasta invariata anche in seguito ai raid aerei statunitensi e francesi. Oltre 1000 volontari affluiscono in Siria per unirsi alle truppe dell'ISIS, senza incontrare grossi problemi nell'attraversare i paesi confinanti. Da questo fatto i vertici militari americani traggono principalmente due conclusioni: la prima riguarda il fatto che i raid non scoraggiano gli aspiranti combattenti, la seconda è che l'intervento americano non ha causato un aumento dei volontari, come si temeva. Il Pentagono resta comunque preoccupato per il fatto che dai dati in possesso della CIA sarebbero oltre 16000 i combattenti stranieri in Siria, un numero di soldati mai affrontato dagli USA negli ultimi decenni.
La Siria sta cercando di rafforzare i controlli ai confini ma i risultati si vedranno sul medio o lungo termine.
Gli stranieri al servizio dell'ISIS provengono dal Medio Oriente, Nord Africa e Europa: entrare in Siria non è affatto complicato, le campagne di reclutamento sono sempre più numerose ed efficaci. I tunisini sono i più numerosi mentre oltre 2000 provengono dall'Europa. Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna hanno adottato misure sempre più aggressive nel corso dell'ultimo anno per arginare il flusso di combattenti verso la Siria: tra queste misure anche il sequestro del passaporto. Gli stessi Stati Uniti hanno bloccato 130 cittadini americani pronti all'arruolamento nelle file dell'ISIS.
Le morti confermate sotto i bombardamenti aerei sono 520, per lo più obiettivi mirati. "La campagna aerea ha scoraggiato qualcuno ma incoraggiato altri, per questo si prefigura un flusso costante di uomini verso la Siria" dice Andrew Liepman, esperto di terrorismo. L'intelligence degli Stati Uniti incontra molte difficoltà in Siria, comprensibile per quanto sia difficile operare in condizioni ambientali così avverse; le informazioni hanno molte lacune, il che spiega l'esiguo numero di uccisioni di nemici al confronto con gli oltre 600 bombardamenti.
Che cos'è l'ISIS ?
Tutto comincia in Siria 3 anni fa, una parte di combattenti musulmani sunniti, sull'onda della "primavera araba", decide di abbattere il presidente siriano sciita Bashar Assad. Dopo il primo anno di combattimenti decide di combattere anche la frangia più moderata dei ribelli, cambiando di fatto anche la propria organizzazione e abbracciando l'idea di un califfato islamico, autodefinendosi Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, noto come ISIS.
I territori conquistati e amministrati, forniscono gli introiti per armare i combattenti. Si ispira ad una idea di guerra interna, nei confronti degli sciiti e esterna nei confronti dell'Occidente. Il crollo dell'esercito Iracheno, impreparato e terrorizzato con grave colpa dell'Occidente, ha lasciato nelle mani dell'ISIS materiale bellico sufficiente ad armare 2 divisioni.
La Storia dell'ISIS
Questa organizzazione proviene dall'ideologia di Abu Musab al-Zarqawi. Questo personaggio avversario di Bin Laden fin dagli anni '80 ha sempre avuto un'idea, diversa dal capo di al Qaida, per il futuro dei paesi islamici. Non un esercito sunnita per proteggere l'Islam dagli eserciti occidentali ma un esercito che garantisse la costruzione di uno Stato Islamico. Nel 2006 Zarqawi viene ucciso da una bomba americana, e il suo posto era stato preso da Abu Omar al-Baghdadi (fu ucciso poi nel 2010, e il suo posto fu a sua volta preso da Abu Bakr al-Baghdadi).