Tutti abbiamo letto della storia della giovane 29enne Brittany Maynars affetta da tumore al cervello che aveva deciso di morire lo scorso primo novembre. La giovane a rimandato quel giorno per spegnersi di fianco al marito non molte ore fa che già e polemica. Arrivano all'Ansa le rivelazione del presidente della Pontificia accademia per la vita che afferma "mettere fine alla propria vita non è dignità".
Si tratta di un caso che arriva dalle lontane Americhe ma che ha coinvolto tutto il mondo per l'intensità con cui questa giovane, Brittany Maynard, ha deciso di lottare e con la freddezza con cui ha scelto la morte.
Il suo decesso assistito era programmato per lo scorso primo novembre, la giovane voleva passare l'ultimo compleanno con suo marito, è stato però ritardato di pochi giorni ma alla fine è giunto. Brittany Maynars ha così deciso di farlo ingerendo delle pillole al fianco dell'uomo che amava e dei genitori. In questa vicenda c'è purtroppo l'altro risvolto della medaglia. Come molti altri casi in passato quello di Brittany Maynard ha riacceso anche nel nostro paese il caldo tema dell'eutanasia, di quanto sia giusto mettere fine alla propria vita.
In questo dibattito è intervento, tramite l'agenzia Ansa, monsignor Carrasco de Paula, presidente della Pontificia accademia per la vita. Che come religione cristiana prescrive condanna il gesto di togliersi la vita.
"Non si giudicano le persone, si condanna il gesto", parole dure che risuonano con una eco importante prosegue affermando che noi uomini scegliamo sempre credendo di andare nella direzione giusta e descrive questo gesto come un problema. Monsignor Carrasco de Paula afferma che si tratta di un pericolo incombete che rischia di portare molti malati con gravi problemi a scegliere la strada della morte, lo descrive come il gesto di una società che non vuole pagare il costo della malattia e cerca nell'eutanasia un modo per liberarsene. Infine, conclude affermando che suicidarsi non è altro che dire no alla propria vita e mai si tratta di un gesto dignitoso.
