Nel processo bis con rito abbreviato che si sta svolgendo a Milano il pg Laura Barbaini ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere per l'ex studente bocconiano accusato dell'omicidio della fidanzata Chiara Poggi con l'aggravante della crudeltà del delitto; la stessa condanna era stata richiesta nei processi di primo e secondo grado nei confronti di Alberto Stasi che si erano conclusi con l'assoluzione.
Garlasco, il pg: "Alberto Stasi va condannato a 30 anni. Colpevole dell'omicidio di Chiara aggravato da crudeltà".
Tuttavia la sentenza della Cassazione aveva annullato l'assoluzione della Corte d'Assise di Milano rinviando il procedimento davanti a una nuova sezione, e a cinque anni dal primo verdetto il 27 novembre toccherà alla parte civile, il 3 dicembre è prevista l'arringa difensiva e il 17 dicembre sarà emessa la sentenza per l'accusa Alberto Stasi: "Ha sistematicamente cercato di ostacolare le indagini".
Dunque il verdetto è previsto per il 17 dicembre e i nuovi esami di laboratorio avrebbero fatto emergere nella nuova sezione di dibattimento che l'ex studente bocconiano non avrebbe potuto non sporcarsi le suole delle scarpe di sangue nel ritrovare il corpo della fidanzata Chiara sui gradini dell'abitazione dei Poggi il giorno dell'omicidio, il 13 agosto del 2007 a Garlasco, provincia di Pavia.
Nel processo bis davanti alla corte d'Assise d'Appello di Milano l'imputato rischia una condanna a 30 anni di carcere in quanto i giudici hanno acquisito nuove prove, nominato nuovi esami di laboratorio e nuovi periti da cui sono emersi dubbi sulla camminata, sui graffi che Alberto Stasi aveva sul braccio ma che non furono fotografati, sul mistero dei due pedali della bicicletta che per l'accusa e la parte civile furono sostituiti.
Una testimone aveva dichiarato di aver visto il giorno dell'omicidio una bici nera da donna con cestino davanti al cancello della casa dei Poggi mentre gli inquirenti hanno trovato tracce di dna di Chiara su una bici rossa scura di proprietà della famiglia. Secondo l'accusa Alberto Stasi avrebbe scambiato i pedali delle due biciclette e "ostacolato sistematicamente le indagini" e alla luce dei nuovi elementi emersi ha chiesto ai magistrati una condanna a 30 anni per Stasi per l'omicidio di Chiara con l'aggravante della crudeltà.