Ecco tutto quello che è necessario sapere sul virus Ebola, la situazione nel 2014 in Italia, i sintomi, come si trasmette. Esiste una cura o un vaccino? In tv non si parla d'altro, l'allarme arriva dall'epidemia che c'è attualmente in Africa, ma la vera preoccupazione nasce dal fatto che sempre più persone della zone 'infestate' si imbarcano nel nostro territorio, e tralasciando tutti i problemi morali e sociali che si stanno venendo a creare in Italia per l'arrivo di molti di questi soggetti (violentatori, delinquenti, vandali), anche se per fortuna non tutti vengono per crearci grattacapi, ora la preoccupazione maggiore è se questi possano trasmetterci l'ebola, la malattia fulminante.
Ebola 2014: la situazione del virus in Italia
Il virus Ebola è caratterizzato dalla sua aggressività e mortalità fulminante. E' in grado di causare una febbre emorragica sull'uomo e sulle scimmie. Senza dubbio, il virus scoperto nel 1976 in Congo, è di una pericolosità elevatissima. Qual è il rischio in Italia? Nonostante le tv ci abbiano abituati ad allarmarci anche per una semplice influenza suina, meno potente di una influenza normale, il rischio di epidemia globale dell'ebola è veramente basso. Pertanto anche in Italia, come esposto dalla Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali, il rischio di epidemia è "da considerarsi improbabile". Come mai un virus così potente come l'ebola sarebbe a basso tasso di epidemia?
Semplice, l'elevata mortalità e rapidità con cui si manifesta, ne rende pressoché improbabile il contagio. Se inoltre aggiungiamo il fatto che il virus fuori da un corpo vive soltanto qualche minuto, il rischio si abbassa ulteriormente. Per tali motivi è improbabile anche che tale infezione possa giungere via mare.
Ebola 2014 Italia: sintomi, come si trasmette, esistono cure e vaccini?
I sintomi dell'Ebola sono febbre superiore a 38,6 °C, mal di testa, dolori muscolari, vomito, diarrea, dolore addominale, emorragia inspiegabile, innapetenza, dolore al petto, confusione, mancanza di respiro.
Possono comparire dopo 21 giorni dalla contrazione del virus, in media 8-12 giorni. Ma come si viene contagiati? L'ebola viene trasmessa da alcune specie animali (nelle zone interessate), il pipistrello sembra essere quella principale, e gli uomini possono contrarre il virus da questi tramite sangue, feci o urine. Conseguentemente l'ebola può diffondersi da persona a persona attraverso il contatto con fluidi corporei (saliva, sangue, sudore, feci, urina, vomito, sperma), aghi contaminati o altri oggetti.
Una volta contratta l'ebola si muore in media in circa 10 giorni, da un minino di 3 a un massimo di 21. Il tasso di mortalità è tra il 50 e l'89%. In qualche caso, però, si può sopravvivere, anche se i medici non si sanno ancora spiegare come.
Al momento non esistono cure specifiche e vaccini per l'Ebola, ma la medicina sta continuando il suo corso anche verso questa strada. Come sempre prevenire è meglio che curare, quindi: evitare di viaggiare in aree di infezione conosciute; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o prodotti a base di alcool almeno al 60%, evitare la carne di animali selvatici nei paesi in via di sviluppo. Eludere il contatto con persone infette. Non manipolare resti di pazienti morti per Ebola. Questi i consigli generici, soprattutto per chi è sempre in viaggio.