Stanno proseguendo le indagini sul caso di Elena Ceste, la donna scomparsa lo scorso gennaio e trovata morta il 18 ottobre, nelle vicinanze di un canale di scolo di Isola d'Asti, a due chilometri dalla casa dove viveva insieme al marito e ai suoi quattro figli. Le indagini sul caso stanno proseguendo: sono due le novità che potrebbero dare finalmente una svolta al caso: il telo verde e i tabulati telefonici della figlia maggiore. Ma cerchiamo di fare il punto sul caso.

Ultime news Elena Ceste, Michele non ha scampo? 

Al punto in cui ora sono le indagini, sembra che il marito della donna, Michele Buoninconti, peraltro unico indagato per omicidio e occultamente di cadavere, non abbia veramente scampo.

Sono davvero troppe le contraddizioni che provengono dalle sue dichiarazioni. Prima di tutto, perchè dopo la scomparsa di Elena Ceste, chiamò la sua vicina di casa Marilena e non la moglie stessa? Poi, perchè Michele riconsegnò subito il cane Gandalf al suo primo proprietario, Fernando? Aveva paura che l'animale potesse fiutare il cadavere della donna? Inoltre, perchè Michele portò i vestiti della donna, trovati in giardino, ai carabinieri, invece di lasciarli lì sul posto? Perchè i vestiti erano asciutti, mentre quella mattina c'era invece tanta umidità? Sono domande che sembrano veramente non lasciare scampo a Michele Buoninconti. Inoltre, dopo le testimonianze shock di una vicina di casa di Elena Ceste, si fa sempre più probabile l'ipotesi di uno strangolamento causato da un'ossessiva gelosia.

La vicina, infatti, ha dichiarato che Michele teneva Elena segregata in casa; la donna doveva chiedere al marito persino il permesso di uscire.

Ultime news Elena Ceste, le indagini proseguono

Intanto, proseguono le indagini sul caso. Al momento si stanno analizzando i tabulati telefonici del cellulare della figlia maggiore, che Elena Ceste utilizzava spesso per chiamare e mandare messaggi. Tali analisi potrebbero portare ad una svolta nel caso. Inoltre, dal telo verde ritrovato accanto al corpo della donna, sono emerse tracce biologiche di una persona sconosciuta.