Il leader delle brigate islamiche Al-Baghdadi, il califfo dell'Isis, si fa vivo con un messaggio audio, nel quale incita i jihadisti a combattere fino al raggiungimento dell'obiettivo, ossia conquistare Roma. Questo andrebbe a smentire le voci che parlano di un ferimento grave o addirittura della sua morte in seguito al bombardamento della settimana scorsa annunciando: "Presto gli ebrei e i crociati saranno costretti a scendere in campo e ad inviare le loro truppe verso la morte e la distruzione, con la volontà di Allah. Obama ha annunciato l'invio di altri 1.500 soldati, sostenendo che sono solo consiglieri ma gli attacchi aerei e i bombardamenti giorno e notte contro l'Isis non hanno impedito né indebolito la nostra avanzata''.



Al-Baghdadi è sopravvissuto: nuovo annuncio

Dalle sole parole però non possiamo sapere con certezza se Al-Baghdadi, il califfo dell'Isis stia veramente bene, se incolume o semplicemente ferito. Nonostante tutto, l'occidente, come anche i suoi seguaci, pretende di vederlo in carne ed ossa in video, sapendo bene che in guerra la propaganda è l'arma migliore per belligeranti e per il mondo occidentale e orientale. Anche i capi ed i combattenti dell'Isis lo sanno bene e sanno bene usare tale strumento. Nonostante vestano diversamente e parlino una lingua diversa dalla nostra, ciò non vuol dire che non ne posseggano appieno le chiavi della nostra lettura. Ne hanno dato dimostrazione proprio nel palcoscenico occidentale, con i vari videoclip pubblicitari che diffondono sul web, ad esempio nel filmato Flames of War. La guerra si combatte oramai soprattutto dal punto di vista mediatico. Nella contro-insurrezione o contro-guerriglia, la cosa difficile è conquistare il cuore e le menti degli iracheni, molto di più che conquistare le città o i pozzi di petrolio. Riuscire a conquistare gli iracheni è il fine dello scontro. L'operazione in Iraq durerà per molti mesi e l'eventuale eliminazione di Al-Baghdadi non costituirà l'implosione immediata dell'Isis, come probabilmente non lo saranno neanche le varie campagne di bombardamento messe in atto dall'aviazione americana.