Sono abbastanza confuse le notizie che si sono accavallate nei giorni scorsi sulla sorte dell'autoproclamatosi califfo Abu Bakr al Baghdadi, che sarebbe stato gravemente ferito a seguito di recenti attacchi aerei da parte degli Stati Uniti vicino Mosul. Domenica la redazione araba di Sky News ha rivelato che il portavoce per lo stato islamico in Iraq e Siria, Abu Mohammed Al-Adnani, ha confermato il ferimento del loro capo in un tweet. Al-Adnani ha annunciato il suo ferimento avvenuto insieme a quello di 45 combattenti Isis. In questo numero sarebbero contemplati anche molti morti tra responsabili e combattenti.
Questo sarebbe avvenuto durante una riunione di leader Isis nella città di Qaim ad ovest di Anbar.
Alcune fonti affermano che questa sarebbe la terza volta che il leader dell'Isis è stato ferito negli ultimi due mesi, e che in questo momento sarebbe in cura in una ospedale siriano vicino al confine iracheno. Nonostante non ci siano conferme ufficiali americane, la notizia non sarebbe un fake come quello di un paio di mesi fa, quando numerose fonti, tra le quali testate irachene e curde suffragate da dichiarazioni da parte di ex-ufficiali dell'esercito iracheno, avevano sostenuto che al Baghdadi fosse stato ferito in un attacco aereo da qualche parte in Siria. Il dipartimento della Difesa americano non aveva però confermato la morte.
Poco più tardi i social media di tutto il mondo avevano condiviso una foto che voleva essere quella raffigurante il suo corpo martoriato dalle ferite. La foto però non fu confermata né verificata. Si scatenarono quindi i commenti in seguito alla diffusione dell'immagine, che più tardi fu riconosciuta come appartenente al cadavere di un combattente Isis morto in Siria, che alcuni riferiscono apparterrebbe a Sami Abdullahu oppure Abu Khalid al Albani, il suo nome di battaglia siriano, così chiamato perché albanese macedone. A causa di questi precedenti, c'è ancora molta cautela nel confermare il ferimento, per cui aspettiamo evoluzioni nelle prossime ore.