Non era una scena del film "Un giorno di ordinaria follia" con il famoso attore Michael Douglas. Ma un atto di rabbia di un ragazzo trentenne di Lissone in provincia di Monza e Brianza, semplicemente perché l'automobile non partiva. La sua vettura, una FIAT Cinquecento di colore bianca, non si accendeva, per questo l'uomo si è munito di un piccone e ha sfogato tutta la sua ira sulla carrozzeria. I Carabinieri, avvisati probabilmente dai passanti, si sono recati sul luogo del fatto ed hanno deciso di portare l'uomo in ospedale. Il ragazzo aveva tra le mani il piccone, era furioso contro la sua auto e i passanti allibiti hanno avvisato le forze dell'ordine, forse impauriti che l'arma potesse colpire anche persone.

Ieri martedì 4 novembre a Lissone in Lombardia, sembrava una giornata come tante, ma non per un ragazzo di circa trentaquattro anni che ha sfogato la sua collera sulla sua Fiat Cinquecento perché non si metteva in moto. L'uomo stava andando a lavorare, quindi è salito a bordo della vettura ed ha girato la chiave per accenderla. Purtroppo, non si è messa in moto e il trentenne, rientrando a casa, si è munito di piccone e si è scagliato contro la carrozzeria bianca. La Fiat è ovviamente distrutta. I Carabinieri, giunti sul luogo e avvisati dai cittadini della zona, hanno accompagnato il trentenne in ospedale per una visita di controllo.

Non era la prima volta che il ragazzo si recava in ospedale per problemi simili, infatti era già stato visitato per problematiche psicologiche. La macchina invece è stata portata in carrozzeria per sistemarla. L'accaduto solleva dubbi sul fatto di rinnovare oppure rilasciare la patente di guida a persone che hanno problematiche psicologiche e quindi potrebbero essere pericolosi per se stessi e per gli altri. Certamente saranno stati i medici specializzati a stabilire se il soggetto potrebbe essere ritenuto imprudente. La cosa più importante, alla fine di questa storia è che nessuna persona, ne lui ne i passanti, si sia fatta male.