Rosetta è il nome della sonda ESA lanciata sulla cometa nell'anno 2004 ed arrivata a destinazione il 12 novembre 2014. Il nome si rifà al blocco di basalto nero che è stato inciso per un antico decreto reale, in tre lingue ovvero geroglifico egiziano, egiziano demotico e greco, e che prende il nome di "Stele di Rosetta". Se la pietra è stata la chiave per decifrare antichi geroglifici egiziani, per gli scienziati la missione potrebbe fornirne una in grado di rispondere a molte domande sulle origini del sistema solare e, forse, della vita sulla Terra.

I numeri della missione

Rosetta è una scatola realizzata in alluminio con due pannelli solari che si estendono come fossero ali. La struttura pesa circa 3.000 kg e misura 280x200x200 centimetri. Rosetta è la prima sonda a fare affidamento esclusivamente sulle celle solari per generare energia, che poi gli consente di muoversi ed interagire con la nave madre, per inviare immagini e nel contempo scavare sul suolo della cometa per prelevare campioni di roccia. Proprio oggi si è tuttavia verificato un inconveniente e cioè che la sonda si è messa in posizione di stand by, e quindi ha smesso di inviare immagini alla nave madre, ed ovviamente anche di prelevare campioni di cometa con il trapano, che è stato realizzato in Italia.

Gli scienziati non sembrano però preoccupati dell'inconveniente, anzi asseriscono che era del tutto previsto, e sono sicuri, che non appena la cometa si avvicinerà durante la sua orbita in prossimità del sole, riuscirà a ricaricare i suoi pannelli solari e quindi a funzionare normalmente. Rosetta all'interno include ben 11 strumenti in grado di fornire informazioni su come la cometa si sviluppa, e quindi farne conoscere la lunghezza totale, quella della coda e la relativa forma, ed inoltre può analizzare i suoi prodotti chimici, per capire come interagiscono tra loro e quali sono le reazioni in presenza di radiazioni e vento solare.

Altri strumenti analizzeranno nei prossimi giorni, non appena Rosetta riprenderà a funzionare, anche la composizione e l'atmosfera circostante. La missione dunque rimane soddisfacente, e a detta degli scienziati, sarà ancora in grado di inviare immagini stupefacenti, e soprattutto zittire i critici, che fino ad ora, la giudicano inutile, dispendiosa, e con immagini che non rappresentano nulla, se non un ammasso di polvere e crateri.