Sul piede di guerra gli amici di Elena Ceste: le ultimissime news dicono che ce l'hanno coi giornalisti, che a dire il vero stanno solo facendo il loro lavoro, i quali starebbero infangando la memoria della madre di famiglia di Costigliole tragicamente scomparsa. A dire la verità non c'è nulla di male ad avere qualche amico, specie se di vecchia data. Il vero problema è che qualcuno forza troppo il termine amanti cercando di estrapolarlo da banali conversazioni via facebook.



Secondo quanto risulta dalle indagini al 17 novembre 2014 Elena Ceste avrebbe - il condizionale è d'obbligo - incontrato almeno due dei suoi amici: uno nello spazio attiguo a una cava e l'altro nelle vicinanze di un supermercato.

C'è qualcosa di male in questo? La donna era molto impegnata da quattro bambini, è chiaro che aveva bisogno di distrazioni come tutti.



C'è però il sospetto che tra Michele Buoninconti e la moglie sia sorto un equivoco, in quanto l'uomo intercettò in modo del tutto casuale alcuni sms mentre usava il telefono cellulare della donna per parlare con alcuni parenti. "Ci vediamo al solito posto." diceva uno. "Se ti sei rivolta a me è perché ti senti sola" recitava un'altro. Viene da pensare male, certo, ma in fondo se interpretati senza pregiudizi questi sms possono voler dire tante cose.



Secondo gli inquirenti marito e moglie ebbero una discussione animata la sera prima della scomparsa. E' verosimile pensare che al centro della discussione vi siano stati proprio gli uomini coi quali Elena Ceste aveva aperto una comunicazione.

C'è poi il dubbio che Michele possa avere letto anche i messaggi privati di facebook avendo ottenuto la password della moglie (ma come?) ma tutti questi aspetti andranno chiariti in sede processuale. La sensazione è che in questa delicata fase, al 17 novembre 2014, sul caso Elena Ceste si stia facendo un'enorme confusione cercando di far passare a tutti i costi l'idea di una doppia vita come se fosse strano avere degli amici e parlare con loro su facebook oppure ricevere qualche telefonata.

Quanti di noi ricevono sms affettuosi, magari da amici di lungo corso, senza nulla da nascondere?