Si è verificato nella serata di ieri uno spiacevole ma apparentemente "lieve" peggioramento delle condizioni di salute del medico di Emergency, ricoverato allo Spallanzani di Roma a seguito del contagio di Ebola. Fino ad appena 24 ore fa le condizioni dell'infettivologo siciliano tornato dalla Sierra Leone sembravano stabili. La situazione sembra essere rientrata: un vaccino proveniente dalla Germania è stato somministrato al paziente.
Condizioni di salute ancora gravi ma senza picchi preoccupanti
Le condizioni del medico Emergency affetto dal virus Ebola, assicurano i medici dello Spallanzani di Roma, si sono ristabilite in seguito alla "seconda infusione di plasma di convalescenza arrivato dalla Germania" ed apparentemente non ha presentato alcun effetto collaterale negativo.
Il paziente sta continuando a ricevere cure con un farmaco sperimentale in arrivo dall'estero, ottenuto grazie ad una catena di supporto, in Italia costituita dal ministero della Salute, inclusa la rete degli uffici di sanità di frontiera Us (Usmaf) e di solidarietà internazionale, con l'aiuto del coordinamento internazionale per la gestione di Ebola dell'OMS.
I medici continuano ad affermare che il paziente è in uno stato completamente autosufficiente e che, nonostante la "febbre elevata, profonda spossatezza ed esantema cutaneo diffuso", riesce a rispondere con cognizione di causa alle domande poste, tenendo al contempo una "respirazione spontanea". Le funzioni renali vengono classificate come "normali" ed il valore delle transaminasi migliorato.
La prognosi, concludono i medici portavoce dello Spallanzani, rimane riservata.
OMS rassicura: "Consistente rallentamento dei contagi in Africa"
L'Organizzazione Mondiale della Sanità si è pronunciata ancora una volta sul caso Ebola per segnalare "un rallentamento dei contagi di Ebola in Africa", dichiara Bruce Aylward, responsabile per la mattia dell'OMS: "rispetto a due mesi fa, i progressi sono stati impressionanti". La percentuale di casi infetti è stata isolata e curata per il 70% in Liberia, Sierra Leone e Guinea.