Il 20 dicembre 2014 Carmelo Musumeci, un detenuto attualmente in carcere nel penitenziario di Padova, sarà ricevuto da Papa Francesco in Vaticano. Questa notizia è giunta grazie alla Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Benzi; proprio quest'ultimo ha seguito spiritualmente Musumeci dopo la condanna arrivata nel 1991 che ha stabilito l'ergastolo per l'uomo dopo l'accusa di omicidio essendo ritenuto anche il capo di una banda criminale. Quando fu condannato l'uomo aveva 36 anni e da allora ha iniziato a scrivere libri e testi, dopo una laurea, mettendo in evidenza le condizioni in cui versano gli ergastolano e tutte le persone costrette a vivere nell'ombra alle quali sono negate semilibertà, permessi e affidamenti ai servizi sociali.

Papa Francesco stupisce ancora con i suoi gesti importanti organizzato nel periodo di Natale affinché politici e opinione pubblica possano riflettere sulle attuali condizioni nelle carceri italiane. Il Pontefice, qualche giorno fa, aveva definito l'ergastolo una 'pena di morte nascosta' quasi invocando pene meno severe per i detenuti. Don Oreste Benzi ha conosciuto Carmelo Musumeci nel 2007 presso il carcere di Spoleto. Da allora gli è stato sempre vicino fino a quando è riuscito ad organizzare questo incontro con il Papa. Il detenuto ha voluto mettere in evidenza che è stato l'artefice di una lettera destinata a Papa Francesco dopo 24 anni trascorsi dietro le sbarre. Nella lettera l'uomo fa riferimento ad una stanchezza che opprime la sua esistenza.

Nonostante questo Carmelo non ha mai perso la voglia di vivere e di sperare in un futuro migliore non nascondendo momenti di sconforto che lo hanno portato a pensare di andare incontro alla morte 'Sono stanco di contare i giorni all'infinito. Sono stanco di aspettare la morte. A volte sento il desiderio di andarle incontro. Mi sento solo un'ombra che si trascina avanti e indietro', queste sono solo alcune delle frasi presenti nella lettera del detenuto presentata alla stampa nel pomeriggio di oggi.