Il 10 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ricorrenza fatta per ricordare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata il 10 dicembre 1948. Per la prima volta vengono riconosciuti gli stessi diritti a tutti gli uomini. Nonostante ciò, ancora oggi esistono casi in cui tali diritti vengono dimenticati. Nargelene Mendez, una domestica filippina, era da tempo maltrattata e tenuta in condizioni di semi-schiavitù dal suo datore di lavoro in Arabia Saudita. Ritrovò la libertà chiedendo aiuto attraverso un video pubblicato su Facebook, nel quale ha potuto documentare le condizioni precarie in cui era costretta a vivere.

Dopo aver pubblicato il video, la domestica è stata contattata da un'associazione clandestina che aiuta i filippini in Arabia Saudita, infatti è riuscita a far ritorno a Manila.

L'organizzazione ''Human Rights Watch'', che si occupa della difesa dei diritti umani, afferma che in Arabia Saudita sono moltissime le donne che vivono in condizioni di semi-schiavitù, dato che nel paese è presente una legge, la 'Kafala', attraverso la quale i datori di lavoro hanno il pieno controllo sui loro dipendenti, inoltre ai migranti viene ritirato il passaporto negando loro un corretto trattamento umano ed economico, rendendoli schiavi per tutta la vita.

Un membro di un'associazione clandestina, che aiuta i migranti filippini in Arabia Saudita, racconta in maniera dettagliata al network France24 la vita dei suoi connazionali in questo paese: 'La maggior parte di loro vive in condizioni di semi-schiavitù.

Ci sono casi di abusi sessuali, di attacchi verbali e fisici e di domestici venduti dai loro datori di lavoro. Spesso capita che l'ambasciata non dà il giusto aiuto, infatti ci sono casi in cui alcune domestiche sono costrette a vendersi sessualmente per ottenere il biglietto di ritorno nelle Filippine'. Conclude dicendo 'Il governo non protegge i suoi cittadini in modo equo. Dovrebbe interrompere l'invio di domestiche in questo paese'.