Strage di bambini da parte di un commando di terroristi talebani che ha attaccato una scuola di Peshawar, in Pakistan, facendo almeno 140 vittime. Bilancio sicuramente provvisorio, a causa degli oltre 150 feriti, 80 dei quali molto gravi.
L'ASSALTO ALLA SCUOLA E LA RIVENDICAZIONE DEI TALEBANI
L'attacco è stato portato da sei uomini che indossavano giubbotti imbottiti di esplosivi alle 10 e 30 di mattina. Una volta entrati nella scuola, che ospita circa 500 bambini e ragazzi dai 6 e i 13 anni, i terroristi hanno cominciato ad entrare nelle classi e sparare all'impazzata.
Alcuni testimoni hanno raccontato di episodi raccapriccianti, come quello di una classe costretta ad assistere all'uccisione del loro insegnante, cosparso di benzina e arso vivo. L'attacco si è concluso quando le forze di sicurezza pachistane hanno circondato l'edificio, dando vita ad uno scontro a fuoco con i terroristi, alla fine tutti uccisi. Gran parte delle vittime sono state causate dal fatto che uno degli attentatori si è fatto esplodere all'interno dell'edificio, mentre gli altri componenti del commando radunavano gli studenti più grandi uccidendoli.
L'azione è stata rivendicata dal gruppo talebano Ttp (Tehreek-e-Taliban Pakistan), un'organizzazione che raccoglie 20 gruppi estremisti, fortemente radicata nelle aree tribali del Pakistan, con forti legami con al-Qaeda.
E' stato Mohammed Umar Khorasani, portavoce dello stesso gruppo terrorista, a dare i primi dettagli sull'attacco, specificando che la scuola è stata scelta in quanto frequentata da figli dei militari pachistani. "Vogliamo che provino lo stesso dolore delle nostre famiglie, prese di mira dal governo", ha sottolineato il portavoce, che ha aggiunto di considerare l'azione una rappresaglia per le operazioni militari in corso da alcuni mesi in territori al confine con l'Afghanistan.
Combattimenti nel corso dei quali sono morti centinaia di militanti che, secondo i talebani del Ttp, sarebbero stati giustiziati a freddo dopo la cattura.
L'INDIGNAZIONE DEL MONDO
Unanimi le condanne all'orrore di Peshawar, a cominciare dal premier pachistano Nawaz Sharif, che ha definito l'attacco "una tragedia nazionale".
Il premio Nobel Malala Yousafzai, lei stessa vittima dello stesso gruppo terroristico Ttp ha parlato di un attacco "atroce e codardo". Reazioni anche dal reso del mondo, con il presidente americano Barak Obama, secondo il quale i terroristi hanno dato "ancora una volta prova della loro depravazione".