Emergono novità su due casi che hanno sconvolto l'opinione pubblica italiana, quelli di Andrea Loris Stival, il bimbo di Santa Croce Camerina trovato morto il 29 nomvembre scorso e di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate uccisa cinque anni fa. Per quanto riguarda la posizione di Massimo Giuseppe Bossetti, accusato di avere ucciso la tredicenne ginnasta, i test sul Dna scrupolosamente effettuati dagli esperti raccontano una verità che non determina una risposta assoluta. Ecco le ultime novità. 

Ultime news Yara Gambirasio: enigma sul Dna, la posizione di Massimo Bossetti ancora incerta

Una perizia eseguita dall'esperto dell'Università di Pavia, Carlo Previderè, incaricato dal pm Letizia Ruggeri, svela che il Dna rinvenuto sul cadavere di Yara Gambirasio non è quello di Massimo Giuseppe Bossetti.

Inoltre, sul corpo della ragazzina di Brembate non sono state trovate tracce pilifere che appartengono al muratore di Mapello. Previderè ha mostrato che ci sono stati degli errori nella comparazione dei profili genetici. Se questo fatto verrà confermato dai genetisti e dagli inquirenti, Massimo Bossetti potrebbe clamorosamente tornare libero. Ricordiamo che il muratore di Mapello si è sempre dichiarato innocente ed è stato sempre difeso sia dalla moglie che dalla madre. Ma per la svolta del caso serve ancora tempo; non bisogna poi dimenticare che il legale di Bossetti, Claudio Salvagni, avrebbe trovato un possibile colpevole al posto del carpentiere di Mapello. Si tratterebbe di un romeno che lavorava nel campo dell'edilizia, il quale avrebbe dichiarato di essere stato amico di una ragazzina che praticava la ginnastica.

Una prova, però, che secondo l'accusa non sarebbe sufficiente. Occorre dunque attendere l'esito delle prossime indagini. 

Ultime news Andrea Loris Stival, c'è una testimonianza chiave sulla sagoma delle telecamere

Intanto, sul caso di Andrea Loris Stival si è parlato della sagoma che si può scorgere dalle immagini delle telecamere di Santa Croce Camerina.

In un primo tempo si è pensato che essa potesse appartenere ad un compagno di scuola di Andrea Loris, un bimbo di origini albanesi. Ma a "Pomeriggio 5", è arrivata la testimonianza chiave della sorella del bimbo, la quale ha affermato che la sagoma non appartiene a suo fratello: "La sagoma non è di mio fratello, dato che l'ho accompagnato a scuola", ha dichiarato la ragazzina.  La sagoma, dunque, potrebbe essere di Loris e aggraverebbe ulteriormente la posizione di Veronica Panarello